[10/06/2010] News toscana

Tagli al tpl, de Girolamo (Cispel) a greenreport: «C’è il rischio di un raddoppio del costo-biglietti»

FIRENZE. «Tagliare le risorse al trasporto pubblico locale su gomma avrà conseguenze molto pesanti sul servizio in Toscana. Se viene confermato il taglio di 200 milioni di euro per l'anno 2011 per il trasporto pubblico locale su gomma stimato dalla regione Toscana, viene messo a serio rischio il servizio di trasporto in un momento in cui sarebbe tra l'altro auspicabile rafforzare e migliorare il trasporto pubblico per liberare le nostre città dal traffico privato».

E' quanto afferma il presidente di Cispel-confservizi Toscana Alfredo de Girolamo (Nella foto), che abbiamo contattato per un approfondimento riguardo all'impatto sui servizi pubblici regionali associato alla prevista contrazione dei trasferimenti statali alle regioni. I 3,5 miliardi di euro che - secondo quanto riporta "La Repubblica" - potrebbero essere sottratti ai trasporti locali avranno, per la Toscana, la conseguenza di un taglio di 200 milioni, cioè del 40% su una disponibilità totale di 500 milioni di euro.

Secondo de Girolamo, le misure conseguenti potrebbero essere «sostanzialmente due: il raddoppio del costo dei biglietti - che chiaramente comporterebbe anche un deterrente per chi usa il mezzo pubblico - oppure la riduzione del 40% dei servizi, che potrebbe avere come conseguenza anche la riduzione del 30% degli addetti»: entrambe soluzioni non solo di smodato impatto, ma anche «di difficile attuazione».

Ancora più insensato, secondo il presidente della confederazione dei servizi, è il fatto che la misura non consideri le performance compiute dalle varie amministrazioni regionali: «tagliare indistintamente alla Toscana, che ha recuperato efficienza nel trasporto pubblico locale su gomma anche in seguito alle gare per l'affidamento del servizio - afferma infatti - è ancora più grave», mentre sarebbe più razionale «emendare il provvedimento cercando di fare in modo che vi sia attenzione anche alle performance della spesa delle varie regioni e che i tagli siano commisurati alla qualità e all'efficienza delle spese nelle singole regioni».

Di sicuro, un taglio come quello attualmente in discussione avrebbe un significativo impatto anche sulle gare per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico, un sistema che in regione «vive da anni una crisi legata alla contrazione degli investimenti pubblici e alla mancata adozione di adeguate politiche di mobilità pubblica e sostenibile su vasta scala». Secondo de Girolamo, con i tagli annunciati «rischiamo di mettere a rischio le prossime gare, e da subito (di) avere un grande impatto sull'equilibrio economico finanziario sulla proroga di quelle esistenti».

Riguardo al documento preliminare per il Dpef regionale, che è stato presentato l'8 giugno scorso e che «fa i conti con la Finanziaria e che quindi rende visibile la scure sul tpl», secondo Cispel è positivo che il presidente regionale Rossi abbia «confermato che tutte le risorse disponibili, che comprendono anche l'insieme dei fondi vincolati - nazionali e europei - non toccati dal taglio dei trasferimenti, saranno indirizzate al perseguimento degli obiettivi prioritari definiti nel programma di Governo».

A questo proposito, Rossi ha sostenuto, riporta Cispel, anche che «un parziale recupero delle risorse tagliate potrà essere individuato in una maggiore disponibilità per quelle di investimento, nei limiti, ovviamente, della capacità di ulteriore indebitamento della Regione». Ed è questa, secondo de Girolamo, «una buona notizia per la grande mole di investimenti necessaria ai servizi locali in Toscana: abbiamo stimato che gli investimenti programmati dalle aziende di servizio dal 2010 al 2025 (ammontano a) 2,2 miliardi di euro per il servizio idrico integrato, 1,3 miliardi per i rifiuti, 685 milioni nel trasporto pubblico locale».

«Sono 260 milioni di euro all'anno», conclude de Girolamo, risorse che peraltro non sono sufficienti per la necessaria evoluzione del comparto toscano dei servizi: «abbiamo stimato che per il servizio idrico servano impianti, invasi, dissalatori aggiuntivi, per i rifiuti impianti all'avanguardia che possano aiutare la nostra regione ad essere maggiormente autosufficiente anche per i rifiuti speciali, nel trasporto non possiamo permetterci di avere autobus che hanno un'età media di 10-12 anni»: la richiesta che Cispel solleva all'autorità regionale è quindi quella «di sostenere l'innovazione, la competitività del settore dei servizi, grazie a risorse per qualificare i servizi pubblici e portare a compimento il processo di industrializzazione e ammodernamento».

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