[10/08/2009] News

Fortini (Federambiente): La modalità-tariffa è una leva che favorisce le buone pratiche

LIVORNO. La sentenza della corte costituzionale del 25 luglio scorso (238/2009) che in pratica sostiene che l'attuale tariffa sui rifiuti applicata dai comuni (poco più di 1000) è niente più che una tassa,  si preannuncia come una nube densa sul futuro dell'applicazione della tariffa al posto della tassa sui rifiuti.

In quanto tassa non è lecito applicarvi l'Iva la 10% e quindi si prospetta la possibilità per i cittadini dei comuni che hanno applicato la tariffa rifiuti, di poter richiedere il rimborso della quota addizionale versata.

In attesa di sapere se i cittadini i cui amministratori hanno optato per questa trasformazione, potranno o meno richiedere il rimborso dell'Iva pagata e a chi chiederlo, abbiamo sentito Daniele Fortini presidente di Federambiente,  una delle associazioni dei gestori del servizio di igiene ambientale che copre la gran parte dei cittadini nel nostro paese.

«Si conferma il fatto - spiega - che la disciplina in materia di gestione dei rifiuti non trova pace e questo per gli operatori è un problema assai gravoso perché diventa sempre più difficile applicare le norme. Siamo di fronte ad una microregolamentazione diffusa  e quotidiana che certo non aiuta noi e non aiuta il paese a fare un passo avanti sul servizio di gestione».

Questa la prima considerazione di Fortini che,  in particolare sulla sentenza relativa tariffa ha sottolineato che «così come è stata  interpretata ha rappresentato una leva dinamica per favorire l'instaurarsi di pratiche importanti dal punto di vista ambientale, ma se si manifesta invece come un tributo lo sarà certamente di meno».

Vuol dire che il problema sta nell'Iva al 10% che se è una tariffa si applica se è una tassa no, dal punto di vista tributario, ma che ha connotati diversi dal punto di vista ambientale?

«Certo se si considera un tributo come tale non è assoggettabile all'Iva e occorre capire allora come coprire i costi e come sarà restituibile e rimborsabile quanto sino ad ora versato. Ma se è un tributo perde efficacia come leva per favorire dinamiche volte alle buone pratiche ambientali, perché non potrà incidere sulla produzione. Con la tariffa si era cominciato a farlo, se sarà un tributo sarà lo stesso?».

«Ma c'è un'altra considerazione da fare - ha concluso Fortini - ed è il fatto che una volta stabilita la norma tutti i soggetti vi si devono adeguare, cioè l'Agenzia delle entrate, il Ministero delle finanze e la Corte dei conti. Perché altrimenti i problemi saranno ancora più evidenti».

Torna all'archivio