[03/06/2010] News

Wmo: il ciclone Phet «potenzialmente molto distruttivo per Yemen, Oman, Pakistan»

FIRENZE. Non si tratta di un vero e proprio uragano (o al massimo per ora può essere considerato, secondo la scala Saffir-Simpson, un uragano - o meglio un "ciclone tropicale", poiché l'espressione "uragano" è adatta solo agli eventi che si scatenano in Atlantico - di categoria 1 in una scala di 5, poiché i venti al suolo non superano i 120-130 km/h), ma comunque secondo la World meteorological organization (Wmo) il ciclone tropicale Phet, formatosi nei giorni scorsi, è «potenzialmente molto distruttivo per le aree sud-orientali dello Yemen e dell'Oman, e successivamente per il Pakistan».

L'allerta lanciata dalla Wmo, che riprende un comunicato del centro meteorologico indiano, indica che stamani alle 6 ora di Greenwich il centro di bassa pressione della tempesta si trovava nel mar Arabico settentrionale, e che esso «colpirà le coste dell'Oman, intensificandosi ulteriormente, entro le prossime 48 ore»: l'attuale traiettoria sud-nord verrà poi deviata in direzione nordest, col risultato di un impatto significativo anche sul Pakistan, sia pure in un contesto, a quel punto, di diminuita intensità a causa del venir meno del contributo energetico dato dalle acque dell'oceano. Ma non è da escludere (anche se è ritenuto improbabile) che il passaggio sopra il golfo Persico possa ridare vigore alla tempesta.

Al di là della forza dei venti, che dalle informazioni ufficiali appare limitata, ciò che preoccupa gli esperti indiani è la forza del mare, che nel bollettino di stamani è definita «fenomenale intorno al centro del sistema»: di conseguenza, la Wmo parla di uno stato del mare in zona che sarà «estremamente critico, almeno nelle prossime 72 ore», avvertendo le imbarcazioni situate nell'area di adottare «urgenti precauzioni per evitare rischi» davanti ad onde che, sulle coste dell'Oman, potrebbero superare i due metri oltre il normale livello marino.

Elemento che sta creando una forte confusione, e che contemporaneamente aumenta il panico e la confusione nelle popolazioni locali e nella comunità globale, è la difformità delle notizie che stanno circolando sulla rete e sui media: sia in alcuni siti italiani dedicati all'approfondimento di natura meteo-climatica, sia soprattutto in alcuni media locali, si accenna ad un "uragano di categoria 5", il tipo più distruttivo in quanto i venti associati superano i 250 km/h.

Probabilmente l'equivoco (almeno, tale va considerato riferendoci al comunicato ufficiale della Wmo e a quello del centro meteorologico indiano, che parlano di venti non superiori a 120-130 kmh) deriva dalla confusione fatta tra la valutazione dell'intensità della tempesta tropicale in corso (che, nella relativa scala, è giudicata di intensità 4) e quella relativa all'intensità degli uragani: intensità che viene misurata dalla citata scala Saffir-Simpson, la quale però aggiudica il valore minimo (cat.1) ad eventi nei quali la velocità del vento è superiore proprio al valore di intensità attualmente stimato per la tempesta Phet.

Questa considerazione (che comunque necessita di ulteriori conferme, proprio a causa della forte difformità tra informazioni ufficiali e quelle pubblicate su vari media) non sminuisce comunque la pericolosità dell'evento, soprattutto per quanto riguarda aree, come il Pakistan, che diversamente da Oman e Yemen sono raramente raggiunte da eventi di origine oceanica di questa intensità. Ma anche nei due paesi situati all'estremo limite meridionale della penisola arabica la popolazione è in stato di allerta.

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