[03/06/2010] News toscana

Biodiversità marina, quale ruolo per le amministrazioni locali della Toscana?

LIVORNO. L'associazione culturale Caffè della Scienza "Nicola Badaloni" insieme al comune di Livorno e alla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno organizzano il  4 giugno alle 21,15, in via Caprera a Livorno la tavola rotonda "Ruolo delle amministrazioni locali per la conservazione della biodiversità marina".

L'iniziativa è organizzata nell'ambito della Primavera della Scienza e sarà animata da Fabrizio Serena, responsabile Arpat per l'Area per la tutela dell'ambiente marino, costiero e dell'ittiofauna, partecipano il Alberto Castelli del dipartimento di scienze - ecologia marina e biologia dell'università di Pisa; Stefano De Ranieri, direttore del Centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata (Cibm) e Edoardo Fornaciari, dirigente del settore biodiversità della regione Toscana.

L'iniziativa cade proprio nel bel mezzo delle proteste dei pescatori italiani (e toscani) contro le nuove regole europea tendenti proprio a salvare la biodiversità attraverso l'utilizzo di reti da pesca meno distruttive. 

L' associazione Caffè della Scienza "Nicola Badaloni" spiega che «Parallelamente alla scadenza del 2010 ne esiste un'altra quella del 2020 individuata dalla Direttiva 2008/56/CE sulle strategie del mare, ugualmente importante, e specifica per l'ambiente marino attraverso i descrittori qualitativi per la determinazione del buon stato ecologico. Il primo di questi descrittori è proprio la biodiversità che può essere valutata attraverso un percorso innovativo quale l'approccio ecosistemico. L'applicazione di questo approccio richiede un impegno istituzionale non indifferente alla base del quale ci sono le attività di monitoraggio che il sistema agenziale è in grado di condurre con costanza è con uno standard procedurale condiviso. Ciò è possibile solo in un contesto condiviso delle procedure da parte di tutti i soggetti coinvolti nelle attività di ricerca, prelievo delle risorse, utilizzo dell'ambiente in senso lato. La Regione Toscana sta dimostrando sensibilità, ma soprattutto lungimiranza verso un argomento facile da capire, ma estremamente complesso da gestire».

Torna all'archivio