[27/05/2010] News toscana

Calenzano (Fi): inaugurato il cogeneratore a biomasse legnose

FIRENZE. Valorizzare scarti legnosi derivanti da potature urbane che attualmente - si legge in un comunicato - «in buona parte vengono inseriti nel ciclo dei rifiuti per la produzione del compost (vengono recuperate circa 2.500 T/anno) e scarti agricoli, come le potature di ulivo, che in larga parte vengo bruciati sul campo con evidenti sprechi energetici e produzione di polveri fini». E, contemporaneamente, produrre elettricità e calore da queste fonti (che sono rinnovabili e a impatto zero in termini di emissioni finali di CO2), oltre a valorizzare dal punto di vista economico aree rurali o boschive attualmente sottoutilizzate grazie alla differenziazione degli assortimenti legnosi ottenibili, e quindi all'incremento del valore di macchiatico delle operazioni selvicolturali. E, ultimo ma non ultimo, distribuire direttamente il calore prodotto con la combustione delle biomasse tramite una rete di tele-riscaldamento locale, col triplice vantaggio di una maggiore efficienza di utilizzo dell'energia, di un risparmio economico e di un minore inquinamento rispetto all'utilizzo di caldaie a muro nelle singole abitazioni.

Sono tutti, quelli sopra elencati, i vantaggi associati alla messa in funzione dell'impianto a biomasse che, entrato in funzione già a marzo 2010, è stato inaugurato ufficialmente oggi nel comune di Calenzano (Fi). L'impianto, gestito da Biogenera srl (società costituita nel 2005 dal comune dell'hinterland fiorentino insieme a Consiag e Quadrifoglio), è un cogeneratore a biomassa legnosa vergine basato su tecnologia Orc (Organic Rankine cycle) a fluido organico.

Secondo la Turboden, azienda bresciana che ha costruito l'impianto, l'impianto è il più grande cogeneratore a biomasse finora attivato in regione, e si tratta anche della prima volta in Toscana in cui è posta in opera una rete di teleriscaldamento Orc, rete che a regime fornirà energia termica (che sarà utilizzata in alcuni casi per riscaldamento e refrigerazione, in altri solo per riscaldamento) a 1500 utenze tra pubbliche (biblioteche, impianti sportivi, uffici comunali, scuole, strutture universitarie) e private.

La potenza installata (dati: comune Calenzano) si aggira sugli 800 kw elettrici, mentre la potenza termica è di 6,5 Mw all'impianto, di cui 3,5 saranno, a regime, posti nella rete distributiva. Gestita da 4 addetti, la centrale servirà una rete lunga circa 3 km e funzionerà, nelle previsioni, almeno per 255 giorni/anno trasformando l'energia contenuta in circa 40 tonnellate di cippato di legna al giorno per un totale di circa 10.000 t/anno. Il cippato proviene per 2500 t/anno dal recupero di potature effettuate da Quadrifoglio, per 1500 dal recupero di potature locali di ulivo, per 1000 t/anno dal recupero materiale derivante dalla pulizia dei torrenti, mentre 5000 saranno le tonnellate annuali di legna derivanti da interventi selvicolturali: il materiale è previsto giungere da una distanza massima di 70 km.

Di «traguardo di primaria importanza» ha parlato oggi il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, sottolineando come «con questo impianto si risparmieranno 1.200 tonnellate l'anno di CO2 e contribuiremo anche al miglioramento della salute dell'intero pianeta con l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili», mentre il presidente di Consiag Paolo Abati ha descritto il cogeneratore come «il primo passo di un iter» che vede impegnato il gruppo «anche sull'eolico, l'idroelettrico e il fotovoltaico con progetti in via di realizzazione in tutto il territorio nazionale», in quanto l'efficienza energetica, le energie alternative e le tecnologie avanzate sono «obiettivi primari» per l'azienda.

Torna all'archivio