[25/05/2010] News toscana

Componentistica auto, l'assessore Simoncini continua a far suonare il disco rotto degli (eco)incentivi...

LIVORNO. L'assessore regionale alle attività produttive e lavoro Gianfranco Simoncini, ha svolto stamani a Livorno una serie di incontri sul tema della componentistica auto, un settore fortemente radicato nel territorio livornese e alle prese con una crisi che parte da lontano, e che deriva sostanzialmente dalla visione errata secondo cui il mercato automobilistico avrebbe potuto crescere all'infinito e che ha portato questo stesso mercato ad essere drogato negli anni con massicce dosi di incentivi che di ecologico avevano solo il prefisso.

Il mercato europeo delle auto è ormai un mercato di sostituzione, ma la lezione evidentemente non è stata ancora ben assimilata, visto che anche stamani Simoncini ha ricordato di aspettare una risposta dal governo sulla reintroduzione degli ecoincentivi (l'assessore ha inviato una lettera qualche giorno fa al ministro!).

Gli incontri di stamani si sono svolti uno dopo l'altro, a Palazzo Granducale, sede della Provincia di Livorno e hanno visto l'intervento dei rappresentanti di istituzioni, sindacati e imprese. L'assessore Simoncini, che ha partecipato agli incontri con il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, all'assessore allo sviluppo economico del Comune di Livorno Darya Majidi e al sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, ha così sintetizzato il senso della giornata.

«La Regione ha preso tre impegni - ha detto Simoncini - il primo riguarda l'attivazione di un tavolo di confronto specifico per la componentistica, che ci è stato sollecitato dalle organizzazioni sindacali e che servirà a mettere in linea tutti i soggetti, pubblici e privati, istituzioni e parti sociali e gli impegni di ciascuno per il settore. Servirà a definire una sorta di programma di azione che ci guiderà nell'attività per i prossimi anni».

Il secondo impegno affronta i temi del risanamento idraulico dell'area industriale di Guasticce e la questione della bonifica dei Sin (Siti di interesse nazionale). Su quest'ultima, in particolare, l'assessore si è detto intenzionato ad aprire un confronto con i ministeri per l'ambiente e per lo sviluppo economico. «Su questo - precisa Simoncini - vogliamo richiamare il governo alle proprie responsabilità, così come anche per Piombino e Massa Carrara, per evitare che questo problema diventi un blocco allo sviluppo dei territori».

Terzo impegno, la disponibilità, da parte della Regione, a partecipare, anche al di là della questione specifica della componentistica auto, a tutti gli incontri che nell'area di Livorno verranno indetti sulle più importanti questioni aperte nel territorio.
Rafforzare e sostenere le imprese che già ci sono, attrarre nuovi investimenti sul territorio e rafforzare la vocazione all'innovazione e alla ricerca. Questi gli obiettivi cui guardano la Regione e le istituzioni livornesi e per raggiungere i quali sono stati già messi campo strumenti e risorse.

Fra questi, Simoncini ha citato il rafforzamento di Compolab, il laboratorio per la ricerca e l'innovazione nella componentistica, c he la Regione finanzia e di cui fanno parte Comune e Provincia, oltre a Confindustria.
A fine mattinata Regione e istituzioni hanno incontrato, i rappresentanti provinciali di Confindustria e delle principali aziende automotive (Magna, Inalfa, Mtm, Pierburg, Mtm, Trw).
Fra i problemi affrontati anche quelli legati ad alcune delle principali vertenze in atto. Per la De Tomaso (ex Delphi), che vede l'ingresso di Sici e Fidi Toscana nel capitale e il prossimo ingresso di Fidi nel consiglio di amministrazione, il problema attuale è quello della formazione dei lavoratori.

La formazione deve essere finanziata con risorse nazionali e c'è già un percorso ipotizzato, condizionato all'assenso dell'Unione europea (perché, con lo stabilimento di Torino, si tratta di un'industria con oltre 1000 dipendenti). L'assessore Simoncini ha assicurato che per i dipendenti livornesi di De Tomaso esistono comunque soluzioni alterna tive nel caso la Ue non dovesse dare il via libera.
Per la Magna si registra l'accordo, stipulato di recente, per la cassa integrazione in deroga per i dipendenti, mentre per Mtm è stato raggiunto un accordo che consente la formazione dei lavoratori ex dipendenti di agenzie interinali.

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