[25/05/2010] News toscana

La filiera locale del legno utilizzata in edilizia in ambito rurale

FIRENZE. Nei giorni scorsi ad Abbadia San Salvatore, si è svolto un seminario sull'uso del legno (proveniente da filiere locali) in bioedilizia, e in particolare sulle sue applicazioni in ambito rurale. L'evento è stato promosso dal settore programmazione forestale della giunta regionale e dall'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione nel settore agricolo-forestale (Arsia).

Particolare interesse per l'iniziativa, a cui hanno partecipato tecnici e amministratori pubblici, e professionisti del settore, è stato manifestato dalla provincia di Siena che intende sviluppare questo tipo di edilizia a basso impatto nel suo territorio.

«Nel corso del seminario sono state presentate le attività di ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie nella lavorazione del legno, un materiale naturale di alto valore estetico che permette prodotti innovativi e di qualità nel rispetto dell'ambiente e della salute dell'uomo, ma anche un sensibile risparmio energetico e un maggiore comfort - ha dichiarato l'assessore provinciale alla pianificazione territoriale, Marco Macchietti - Il Piano territoriale di coordinamento, adottato recentemente dal nostro consiglio provinciale, prevede indirizzi specifici in tal senso, per realizzare strutture in legno nel caso di annessi e manufatti nelle zone agricole. La competenza per la verifica degli aspetti paesaggistici spetta ai comuni, ma la provincia sta definendo, insieme ai Circondari di area, un protocollo d'intesa per fornire il supporto tecnico necessario agli uffici comunali».

L'industria toscana del legno conta 3.728 imprese, con 12.794 addetti (non è incluso nel conteggio il settore del mobile), numeri che portano la nostra Regione al terzo posto per numero di aziende (dopo Lombardia e Veneto), e al quinto per numero di addetti sullo scenario nazionale. Questo tipo di industria, particolarmente sviluppata nelle zone montane, può contribuire al rilancio economico di territori "marginali", a patto che tutta la filiera sia improntata alla sostenibilità, sia certificata e che il prelievo pianificato sia sottoposto a rigidi controlli.

«Stiamo già lavorando - ha continuato l'assessore provinciale - ad alcune iniziative concrete in questo settore. In particolare, stiamo definendo programmi con il Parco della Val d'Orcia e la Comunità montana dell'Amiata Val d'Orcia per utilizzare il legno amiatino per costruire annessi agricoli e creare una filiera corta del legno di provenienza locale» ha concluso Macchietti.

  

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