[24/05/2010] News toscana

Arrivano i Gruppi di acquisto (Gas) per il solare anche in provincia di Firenze

FIRENZE. Dopo l'attivazione di gruppi di acquisto per il solare compiuta a Lucca e a Capannori nel corso dell'inverno passato (vedi link in fondo alla pagina) e dopo le esperienze di partecipazione popolare di natura finanziaria per l'installazione di impianti fotovoltaici praticate in realtà come Casole d'Elsa (Si), sono ora tre comuni della provincia di Firenze a proporre la formazione di un gruppo d'acquisto solidale (Gas) per l'installazione di impianti a energia solare fotovoltaica.

I tre comuni - Tavarnelle val di Pesa, S.Casciano val di Pesa, Barberino val d'Elsa - hanno infatti promosso il progetto "Diamo Gas all'energia", rivolto ai cittadini e agli operatori economici e sviluppato, a titolo sperimentale, insieme a Confindustria Firenze, Cna e banca del Chianti fiorentino.

Il coordinamento dell'iniziativa è appannaggio di Ambiente Italia, ed è previsto un co-finanziamento da parte della regione Toscana attraverso le risorse derivanti dal bando 2007 finalizzato al "co-finanzia¬mento di programmi di attivazione e di attuazione di Agende 21 locali".

Obiettivo centrale dell'iniziativa, si legge in un comunicato, è «acquistare, in un'unica offerta, i materiali ed il servizio completo di installazione per un numero di impianti fotovoltaici pari ad una potenza minima di 100 kWp», cioè in pratica «mettere in contatto offerta e domanda alle migliori condizioni possibili per quest'ultima, sfruttando la leva del numero nell'acquisto della fornitura di materiali e servizi».

L'adesione è aperta a tutti gli interessati all'installazione di un impianto fotovoltaico di piccola o media taglia su un edificio di cui hanno titolarità o disponibilità d'utilizzo situato sul territorio dei tre comuni promotori: i cittadini e le aziende interessate potranno ricevere un preventivo tecnico-economico da parte di aziende inserite in un apposito albo comunale, e successivamente potranno decidere, senza vincoli di sorta, se aderire o meno al gruppo di acquisto.

Oltre alla copertura assicurativa sugli impianti e alla manutenzione, sono previsti nell'ambito del progetto anche l'organizzazione di «momenti formativi, di sensibilizzazione e conoscenza sugli impianti fotovoltaici» oltre alla possibilità di effettuare azioni collettive di controllo e verifica sulla qualità del servizio finale. Gli impianti acquistati dal comitato saranno connessi alla rete di distribuzione dell'energia elettrica e potranno usufruire dei contributi governativi previsti dal Conto Energia 2007.

In una dichiarazione congiunta, gli assessori all'Ambiente dei tre comuni Silvano Bandinelli (Barberino Val d'Elsa), Carlo Savi (San Casciano in Val di Pesa) e David Baroncelli (Tavarnelle Val di Pesa) hanno sostenuto che il Gas in via di attivazione va considerato come inteso a «favorire sia l'azione collettiva e coordinata di un gruppo locale di consumatori sia la diffusione dell'utilizzo dell'energia solare». L'adesione al progetto «può risultare conveniente per tanti motivi: permette ad esempio di ottenere un prezzo mediamente più basso rispetto al mercato, garantisce alta qualità del prodotto e un credito agevolato da parte dell'istituto di credito partner dell'iniziativa».

E, se ancora siamo ad un livello sperimentale per quanto riguarda i Gas (e in generale le iniziative di azionariato popolare) attivati in Toscana per le rinnovabili, comunque è da sottolineare come questa forma peculiare di partecipazione finanziaria sia tra le più promettenti sia per sostenere l'affermazione delle energie rinnovabili di per sé (anche in termini di superamento delle esperienze puntuali, verso la messa in opera di numeri significativi in termini di potenza installata), sia per far sì che questa evoluzione goda del necessario sostegno da parte della popolazione: se, infatti, gli ambiti di sola partecipazione finanziaria sono (come in questo caso) accompagnati da azioni di informazione, comunicazione e "partecipazione civica" strettamente intesa, l'affermazione dell'energia distribuita può avvenire col consenso informato e col contributo "dal basso" della popolazione, elemento che poi (almeno potenzialmente) può comportare una evoluzione sia nella consapevolezza della cittadinanza sia - e di conseguenza - riguardo alla migliore localizzazione e il migliore inserimento nel contesto territoriale degli impianti.

  

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