[21/05/2010] News toscana

La Provincia di Pistoia sperimenta l'asfalto fonoassorbente

FIRENZE. Un tratto della Sr 66 pistoiese, tra Le Piastre e Pontepetri nel comune di Pistoia, è inserito nel progetto "Leopoldo", che sperimenta nuove modalità di fonoassorbenza sui tratti stradali ed il miglioramento delle caratteristiche del manto bituminoso.

Il progetto "Leopoldo" (chiamato così per il Granduca di Toscana, nel 1800 artefice del grande sviluppo delle strade toscane) è iniziato nella seconda metà del 2005 nell'ambito del Piano nazionale per la sicurezza stradale. Tra i partners la Regione Toscana e tutte le province, insieme al Dipartimento di Ingegneria civile dell'Università di Pisa e all'Agenzia regionale di protezione ambientale della Toscana (Arpat), questi ultimi impegnati come partner scientifici.

La sperimentazione e la ricerca saranno finalizzate all'elaborazione di "linee guida" per la scelta e il progetto di nuove pavimentazioni stradali e per la programmazione del monitoraggio e della manutenzione di quelle esistenti con particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza e alla compatibilità ambientale.

Il progetto ha una durata di quattro anni: dopo una fase iniziale dedicata alla sperimentazione in laboratorio e allo studio dello stato dell'arte delle pavimentazioni stradali di tipo tradizionale, sono stati individuati i materiali da utilizzare nella costruzione dei siti di studio per i quali è previsto il monitoraggio nel tempo delle caratteristiche funzionali (portanza, aderenza, tessitura, regolarità, prestazioni acustiche, trasmissione delle vibrazioni), in modo da analizzarne le prestazioni e la loro evoluzione nel tempo. A questo fine verranno installati sistemi di monitoraggio del traffico (sensori ed apparecchiature elettroniche), delle condizioni ambientali e della risposta strutturale alle sollecitazioni indotte dal transito veicolare.

Nel caso specifico pistoiese (i lavori finanziati dalla provincia con € 110.000 inizieranno lunedì) sarà utilizzato un particolare tipo di conglomerato bituminoso, per la cui realizzazione si utilizza polverino di gomma ottenuto da pneumatici giunti a "fine vita", che dovrebbe ridurre il rumore prodotto dal traffico veicolare fornendo migliori prestazioni in termini, di fonoassorbenza, elasticità, durabilità nel tempo ed in generale per le sue caratteristiche meccaniche, rispetto ai conglomerati tradizionali.

 

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