[21/05/2010] News toscana

Chianni: il parco eolico che funziona, che tutti apprezzano e che molti invidiano

LIVORNO. Potenzialmente produce energia per un comune di 5 mila abitanti, non ha un fumaiolo che emette polveri pericolose per la salute, e messi da parte i "flop flop" udibili solo nella notte più profonda, è anche silenzioso. Se è vero che nel giornalismo le "goodnews" non sono molto apprezzate e che troppo spesso vengono messe in risalto solo - e qualche volta anche giustamente - le inchieste della magistratura sui presunti illeciti nel campo delle rinnovabili, le notizie che arrivano dal parco eolico di Chianni, sono in netta controtendenza rispetto al panorama dell'informazione.

Posizionato a circa 8 chilometri dal centro cittadino, dove abitano i 1.500 abitanti del paesino della Valdera, sembrano non essersi neanche accorti degli aerogenatori che ruotano nel vuoto. Nessuna contestazione o protesta, né quando venne presentato il progetto dall'amministrazione (con tanto di illustrazione pubblica), né oggi che l'impianto è testato. Non inquina, funziona bene, la gente è contenta. E per questo se ne parla poco.

Per chi abita in zona, il parco è diventato addirittura una piccola attrazione turistica. Ce lo racconta Bruno Martinoli, assessore comunale all'ambiente che ha guidato questa piccola rivoluzione verde. «Durante la settimana, le scuole del comprensorio pisano organizzano delle escursioni, mentre nel fine settimana sono tanti i curiosi che si fermano attirati da quello che dalle nostre parti è considerato evidentemente ancora un paesaggio insolito», spiega Martinoli.

Ma al di là dell'interesse estetico-scientifico, le pale sono una vera risorsa per il paese, un esempio di ricorso alle rinnovabili al quale guardare con attenzione: le sette torri da 850 kilowatt, dopo l'approvazione in Regione, sono attive dal 2007. Come per tutti i parchi, la valutazione più "complicata" è stata quella legata alla collocazione. Per ridurre l'impatto visivo, a Chianni hanno individuato una zona in aperta campagna dove sono già presenti tralicci militari e ripetitori per la televisione.

Un'area nella quale, con l'installazione delle antenne avvenuta nei decenni scorsi, esiste già un certo tipo di intervento. Per ridurre i problemi all'avifauna e un eventuale impatto visivo, la scelta è stata quella di dividere su due crinali le torri: 3 da una parte, 4 dall'altra. Un progetto che ha portato al comune dei vantaggi economici garantiti dalla società costruttrice e uno sconto sulla bolletta dal gestore nazionale.

«Siamo stati tra i primi a voler sfruttare la forza del vento e oggi tutti i comuni vicini come Lajatico, Santa Luce e Riparbella vogliono seguire il nostro esempio», ha spiegato Martinoli.

Ma allora Chianni è davvero un paese delle meraviglie senza problemi ambientali? Niente affatto. Una piccola emergenza c'è, e riguarda una discarica chiusa nel 1998 ma ancora non messa in sicurezza. Anche qui, la soluzione, potrebbe essere nel segno dell'energia rinnovabile.

«Una volta terminata la messa in sicurezza, sul terreno compreso nel perimetro della discarica difficilmente convertibile ad altre destinazioni d'uso, vorremmo installare un parco fotovoltaico» ha spiegato l'assessore. «E' più che un'idea perché la Provincia ha si è già espressa favorevolmente».

Un saluto da Chianni, il paese dove le "news" sono anche "good".

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