[14/05/2010] News toscana

La provincia di Arezzo pensa a casse di espansione per ridurre il rischio esondazione nella valle del Cerfone

FIRENZE. Questa primavera piovosa mette a nudo le criticità del territorio anche in Toscana: frane, smottamenti, micro-esondazioni di piccoli corsi d'acqua e torrenti vicino al livello di guardia sono segnalati in varie parti della Regione. Il clima comunque è in mutamento e ormai sono consuete le cosiddette "bombe d'acqua" che in tempi ristretti riversano al suolo una quantità d'acqua difficilmente gestibile nei centri urbani, ma non contenibile nemmeno in fiumi e torrenti ristretti da argini, modificati per far scorrere l'acqua sempre più veloce.

Il nuovo quadro climatologico deve essere attentamente valutato ma  non si può prescindere comunque dall'attuare un diverso modello di gestione dei corsi d'acqua e del territorio in generale. Rallentamento dei deflussi in aree montane e collinari, restituzione delle pertinenze fluviali dove è possibile, realizzazione di aree di laminazione controllata nei fondovalle e infine delocalizzazione di strutture costruite in aree ad alto rischio. Questa è la filiera da mettere in atto attraverso una pianificazione che deve essere accompagnata dalle risorse necessarie per la realizzazione di alcune opere indispensabili.

A tal proposito la provincia di Arezzo sta pensando di realizzare una serie di casse di espansione poste sia in sinistra che in destra idrografica del torrente Cerfone (bacino del Tevere) e per questo ha incontrato l'amministrazione comunale di Monterchi.  Gli obiettivi sono quelli di consentire la riduzione del rischio idraulico nelle aree di fondovalle, con  benefici per il territorio di Monterchi e per altri  posti più a valle, in primo luogo i nuclei abitati delle Ville, Pocaia e Mercatale di Monterchi.

«L'intera opera - ha dichiarato l'assessore provinciale alla difesa del suolo Antonio Perferi - per la sua completa realizzazione è stata suddivisa in 3 lotti funzionali. Il primo prevede la realizzazione della cassa di espansione situata in sinistra idraulica del torrente Cerfone, subito a valle del ponte di Scandolaia, occuperà un area golenale attualmente destinata ad usi agricoli di circa 19 ha e potrà contenere circa 670˙000 mc d'acqua». L'area di intervento- spiegano dalla provincia- è quella che parte da ovest in prossimità del raccordo della E78 e termina ad est al ponte di Mercatale di Monterchi; delimitata a nord dagli abitati delle Ville e di Pocaia, dalla strada regionale 73 e dala Sp 221 e a sud dal piede del versante collinare. «Nonostante un periodo di crisi come l'attuale - ha continuato Perferi - l'impegno nella programmazione e nella progettazione espresso dalla Provincia di Arezzo, ha permesso di convogliare sul territorio rilevanti investimenti. Allo stato attuale, il costo della realizzazione del solo primo stralcio ammonta a circa 4 milioni e 300 euro» ha concluso l'assessore.

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