[14/05/2010] News

La Commissione Ue ritocca il regolamento sulla spedizione dei rifiuti

LIVORNO. La Commissione europea rivede il regolamento comunitario sulla spedizione dei rifiuti per adeguarlo ai chiarimenti del gruppo di lavoro per la prevenzione e il riciclo dei rifiuti (Working group on waste prevention and recycling - Wgwpr) dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in riferimento alla Convenzione di Basilea. Ritocca l'elenco dei rifiuti soggetti agli obblighi generali di informazione (il così detto "Elenco Verde"), quello dei rifiuti soggetti alle procedure di notifica e autorizzazione preventiva scritta (il così detto "Elenco Ambra") e quindi anche quello dei rifiuti soggetti al divieto di esportazione.

I diversi tipi di rifiuti inclusi negli elenchi sono definiti e descritti mediante un codice fatto di lettere e cifre. I chiarimenti riguardano proprio questi: nel dicembre 2005 il Wgwpr dell'Ocse ha proposto la formulazione della voce B1030 e nel 2008 quella AA010. Dunque l'UE le recepisce nella propria legislazione.

Dunque, il primo codice, adesso deve essere letto come "residui contenenti metalli refrattari" (prima la dizione era "metalli refrattari contenenti residui"). Mentre il secondo viene sostituito con "loppe, scorie e rifiuti di disincrostamento, derivanti tutti dall'industria del ferro e dell'acciaio" (nella precedente dizione non si parlava di "industria", ma di "lavorazione").

Del resto il regolamento sulla spedizione dei rifiuti, che recepisce la Convenzione di Basilea, istituisce le procedure e i regimi di controllo per le spedizioni di rifiuti in funzione dell'origine, della destinazione e dell'itinerario di spedizione, del tipo di rifiuti spediti e del tipo di trattamento da applicare ai rifiuti nel luogo di destinazione. E cerca di farlo secondo modalità che tengano conto della necessità di preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e della salute umana .

Comunque il regolamento si applica alle spedizioni di rifiuti fra Stati membri, all'interno della Comunità o con transito attraverso paesi terzi, ma anche a quelli importati ed esportati dalla Comunità da e verso paesi terzi e a quelli in transito nel territorio della Comunità, con un itinerario da e verso paesi terzi.

 

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