[13/05/2010] News toscana

Piana Firenze, Prato, Pistoia: impostata collaborazione tra le province, ma si devono superare alcune divergenze

FIRENZE. E' stato impostato il lavoro comune sulla Piana Firenze-Prato-Pistoia da parte delle tre province, che dovrebbe portare ad una "Carta delle strategie" metropolitana a servizio della pianificazione e programmazione territoriale. Ad annunciarlo i tre assessori provinciali alla Pianificazione territoriale Alessio Beltrame di Prato (Nella foto), Marco Gamannossi di Firenze e Carlo Cardelli di Pistoia «Si tratta di una svolta per la gestione dei grandi temi che interessano l'area vasta della Toscana centrale - introduce Beltrame - E' l'avvio di un lavoro comune su grandi funzioni, programmazione infrastrutturale e sul sistema dei parchi e delle aree protette. L'area vasta è un territorio popoloso, ricco di funzioni ma anche di opportunità, che è necessario governare con una strategia complessiva. La prima cosa che faremo è un lavoro sulla mobilità lenta, per potenziare e mettere a sistema le piste ciclabili».

Il primo tema individuato per mettere a punto le strategie di collaborazione, seppur importante, rispetto ad altri che interessano la piana può apparire minoritario, ma sicuramente sulla mobilità ciclabile è più semplice trovare convergenze.
In ogni modo le prospettive di lavoro sono decisamente condivisibili: «i cardini di questa iniziativa - hanno concluso i tre assessori provinciali - saranno la sostenibilità, lo sviluppo del territorio, l'integrazione tra economia e ambiente. Siamo convinti che queste strategie non possano vivere solo ed esclusivamente all'interno dei rispettivi territori provinciali, ma devono essere caratterizzate da un respiro più ampio».

Tutto questo a patto che si superino alcune divergenze di tipo "bilaterale" come quelle tra Firenze e Prato sulla superprovincia. Dopo l'intervento del presidente della provincia di Firenze Andrea Barducci non si è fatta attendere la replica di Lamberto Gestri presidente della provincia di Prato.

«Barducci sa bene che a Prato non siamo d'accordo sul progetto di superprovincia. Ieri gli ho telefonato per spiegare di nuovo la nostra posizione a fronte di un nuovo intervento che nasce, peraltro, senza alcun confronto con le province di Prato e Pistoia. E' invece più che mai necessario, e su questo stiamo già lavorando con impegno, un progetto di sviluppo metropolitano. In una fase storica come questa è più importante remare tutti dalla stessa parte sulle cose da fare, e farle davvero, che dividersi sul futuro degli assetti istituzionali. E' più che mai necessario cambiare decisamente passo, come già in parte stiamo facendo, insieme ai comuni di Firenze, Prato e Pistoia, sul fronte della collaborazione sui progetti concreti che riguardano certamente la grande programmazione territoriale, dalle infrastrutture allo sviluppo urbanistico, dalla pianificazione territoriale al turismo, dalla ricerca alla cultura» ha concluso Gestri. La preoccupazione di Prato è chiara: avere meno risorse da investire sul territorio e tornare ad essere subordinata a Firenze.

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