[12/05/2010] News

La Gran Bretagna non vuole indennizzare i superstiti dei test nucleari

LIVORNO. Il ministero della difesa britannico sta spendendo un milione di sterline per tentare di non pagare i risarcimenti ai superstiti dei test nucleari effettuati dalla Gran Bretagna. Secondo quanto scrive il Mirror «Più di 1.000 veterani e vedove avevano ottenuto una storica vittoria lo scorso anno quando un giudice aveva stabilito che le loro richieste di indennizzo per 100 milioni di sterline potevano andare avanti», ma ora il ministero della difesa ha fatto appello contro la decisione con l'obiettivo di ritardare la discussione del caso per almeno un anno, e tutto questo nonostante gli enormi costi per le spese legali che si sta assumendo».

Gli ambientalisti e le associazioni dei reduci e delle famiglie dei superstiti sostengono che si tratta solamente di un cinico tentativo di pagare meno indennizzi, visto che ogni settimana morirebbero almeno tre veterani dell'atomica britannica. Insomma, il compensation bill sarebbe affrontabile molto più facilmente con meno sopravvissuti a rompere le scatole nei tribunali...

Si tratta di circa 22.000 uomini, molti del National service, che sono stati chiamati a testimoniare sui test nucleari effettuati dalla Gran Bretagna in Australia, negli Usa e nei possedimenti britannici del Pacifico tra il 1952 e il 1967 e che dicono di essere stati esposti alle radiazioni, molti hanno poi sofferto di malattie mortali come il cancro.

Le testimonianze dei veterani sono terribili e sconcertanti: i soldati e i tecnici britannici, ma anche le loro famiglie che li seguivano, sono stati lasciati a guardare lo "spettacolo" del fungo atomico nei deserti del Nevada e dell'Australia a pochi km dal luogo dell'esplosione, altre foto e testimonianze documentano che i militari inglesi e le loro famiglie facevano il bagno nelle acque di Christmas island il giorno dopo i test nucleari, perché l'esercito, la marina e la Raf assicuravano che non c'era nessun pericolo per la salute, se non la battuta scherzosa che qualcuno avrebbe potuto diventare sterile...

Nel 2007 è stata resa nota una ricerca scientifica che dimostrava che il Dna di molte persone che avevano partecipato agli esperimenti atomici risultava danneggiato. Nel 2009 l'High Court britannica ha dato il via libera ad un procedimento legale che permette alle vittime di presentare prove complete. Il ministero della difesa ha tentato la strada della conciliazione extragiudiziale, ma dopo che è fallita ha preso la decisione di ricorrere in appello, il suo avvocato, Charles Gibson, ha detto che il giudice originario aveva commesso un errore legislativo e che la sua richiesta era del tutto errata.

La richiesta di revisione della decisione dell'Alta Corte britannica è in corso proprio in questi giorni, bisognerà vedere se il nuovo ministro della difesa britannico che sarà nominato dal nuovo governo conservatore-liberaldemocratico sarà d'accordo nel ritardare il pagamento degli indennizzi ai veterani ed alle vedove degli esperimenti nucleari britannici, continuando sulla strada della negazione e della minimizzazione intrapresa dal suo predecessore laburista.

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