[06/05/2010] News

Incentivi per le biomasse: pubblicato il decreto

LIVORNO. Dopo aver dato il via libera agli incentivi per gli oli vegetali al fine dell'erogazione della tariffa onnicomprensiva di 0,28 euro a kW, adesso il Ministero delle politiche agrarie detta le regole sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica. In attuazione con la legge finanziaria del 2007 che prevedeva l'emanazione di un provvedimento in materia (anche se lo prevedeva entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della finanziaria 2007) il ministero ha formulato l'apposito decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri.

Il provvedimento disciplina le modalità con le quali è garantita la tracciabilità e la rintracciabilità della biomassa affinché la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da tale fonte possa essere incentivata mediante il rilascio di certificati verdi con l'applicazione del coefficiente moltiplicativo k  = 1,8. Inoltre, stabilisce i requisiti che qualificano la provenienza delle biomasse.

Si tratta di biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali ossia della parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura, comprendente sostanze vegetali e animali, e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse.

Ma, in particolare quello che viene disciplinato dal provvedimento ministeriale è la biomassa da intese di filiera - cioè la biomassa e il biogas prodotti nell'ambito di intese di filiera o contratti quadro previsti dalla regolamentazione dei mercati agricoli (Dlgs 102/2005) - e quella di filiera corta - cioè quella prodotta entro il raggio di 70 km dall'impianto di produzione dell'energia elettrica (una lunghezza misurata "come la distanza in linea d'aria che intercorre tra l'impianto di produzione dell'energia elettrica e i confini amministrativi del comune in cui ricade il luogo di produzione della biomassa").

Dunque, il produttore interessato dovrà, non solo presentare al Gse domanda di qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili (Iafr) - il prerequisito per l'ottenimento di incentivi previsti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e cioè sia per il rilascio dei Certificati Verdi sia per l'accesso alla Tariffa onnicomprensiva - ma dovranno anche trasmettere al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, entro il 30 novembre di ciascuno degli anni per cui si richiede l'emissione dei certificati verdi, la documentazione richiesta in relazione a ciascuna tipologia di biomassa (contenuta nella tabella A del decreto). Una documentazione che dovrà essere conservata per l'intero periodo di emissione dei certificati verdi.

Dalla sua, invece il Ministero dovrà predisporre una procedura tecnica che indichi le modalità operative di dettaglio, potendo anche mettere a punto procedure informatiche di applicazione delle sostitutive della trasmissione manuale delle informazioni e della documentazione da parte degli operatori.

Comunque, entro il 31 gennaio dell'anno successivo dovrà verificare la documentazione ricevuta e avvalendosi delle procedure di controllo di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), comunica al Gse (il quale disporrà verifiche e controlli sugli impianti in esercizio o in costruzione) l'esito di tale verifica ai fini del controllo della quantità delle biomasse utilizzate dal produttore di energia elettrica nel corso dell'anno solare. Nel caso di esito positivo, il Gse provvede al riconoscimento del coefficiente moltiplicativo k = 1,8.

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