[04/05/2010] News toscana

Cambio della guardia al commissariato per il superamento dell'emergenza alluvione in Toscana

FIRENZE. Da Martini la palla passa ora a Rossi (Nella foto) anche per quanto riguarda il superamento dell'emergenza causata dall'alluvione che ha colpito la Toscana tra Natale scorso e l'inizio dell'anno. Il cambio di consegne è avvenuto presso l'amministrazione provinciale di Pisa alla presenza del Comitato istituzionale composto dalle cinque province più colpite, Anci e Uncem. Claudio Martini nell'occasione ha informato di aver richiesto a fine marzo al capo dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, l'assegnazione alla Toscana di almeno altri 80 milioni di euro.

«Si tratta di una somma che consentirebbe quanto meno di far fronte alle urgenze e fornire i primi, indispensabili contributi per i privati e le imprese danneggiate. Ad oggi sappiamo di poter contare su 126 milioni di euro, ma abbiamo danni per oltre 500 e i 200 a cui arriveremo se verranno stanziati gli 80 richiesti, rappresentano la quota minima necessaria. La Regione ha attinto dal proprio bilancio la metà delle risorse disponibili e quindi il contributo governativo per far fronte a quella che è stata definita una calamità nazionale è assolutamente insufficiente» ha concluso Martini.

Il neo commissario Enrico Rossi ovviamente cercherà di portare a compimento l'opera del predecessore al quale ha fatto i complimenti per il lavoro compiuto: «Anche di fronte a questa vera e propria emergenza la Toscana si è mossa con tempestività e spirito di collaborazione istituzionale, senza divergenze tra le amministrazioni dei due schieramenti politici. Sei comuni toscani su 10 hanno riportato danni e in tempi record abbiamo realizzato l'esatta fotografia delle criticità, intervenendo nelle situazioni di rischio». Gli uffici del commissario come noto hanno fatto i conti: le risorse a disposizione sono sufficienti a coprire soltanto il 30% degli interventi non rinviabili e a garantire il 30% dei contributi necessari alle imprese e la metà di quelli per i privati.

Per quanto riguarda il rischio idrogeologico i fondi a disposizione bastano a garantire soltanto il 15% dei lavori necessari alla messa in sicurezza dei territori. «La Regione fin qui ha fatto il massimo sforzo finanziario possibile- ha continuato Rossi- ma è urgente che il Governo stanzi ulteriori fondi. Un aiuto concreto potrebbe venire anche dal superamento del Patto di stabilità, per evitare il paradosso di enti locali finanziariamente virtuosi e pronti a investire nella propria sicurezza, ma impossibilitati a farlo per un vincolo che, alla luce delle necessità reali, appare penalizzante e assurdo».

Ma il governatore ha posto l'accento anche sull'impegno di prospettiva, che attiene alla prevenzione per la messa in sicurezza dei territori. «Il clima è cambiato, tanto da produrre molto più frequentemente episodi e fenomeni di elevata intensità. Ciò impone un approccio molto più energico al tema della difesa del suolo, anche riorganizzando il sistema di ruoli e funzioni dei diversi centri decisionali» ha concluso Rossi.

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