[04/05/2010] News toscana

L'Arno indagato dal Wwf per la campagna Liberafiumi 2010

FIRENZE. Anche in Toscana si è conclusa domenica scorsa la campagna "Liberafiumi 2010" del Wwf, in cui volontari insieme ad esperti dell'associazione ambientalista, hanno effettuato una vera e propria fotografia dei fiumi grazie all'elaborazione con sistema Gis (Geographic information system) per capire quanto c'è ancora di naturale nei nostri corsi d'acqua o come l'artificializzazione li abbia banalizzati, resi meno funzionali  ed incapaci di ospitare quelle biocenosi diversificate che abitano gli alvei fluviali o vivono lungo le sponde.

L'iniziativa fa parte degli eventi promossi dal Wwf nell'Anno Internazionale della Biodiversità dato che i fiumi italiani sono uno degli habitat più delicati e quindi a rischio. Osservato speciale in Toscana è stato l'Arno il fiume più importante della nostra regione. «In Toscana, nonostante la pioggia, i volontari sono riusciti a censire oltre 15 km del fiume Arno nel tratto aretino- ha dichiarato Barbara Anselmi referente campagna Liberafiumi Wwf Toscana- documentando tratti dove ancora è presente una buona fascia di vegetazione riparia (nelle 2 riserve naturali sull'Arno), ma rilevando anche una serie di problemi, tra cui il repentino abbassamento delle acque (circa 3 metri) avvenuto proprio in questi giorni a causa dell'apertura della diga di La Penna, ad uso della centrale idroelettrica Enel».

«In questo  periodo primaverile- spiega Anselmi- un calo del livello di tale entità mette a rischio le nidiate degli uccelli che nidificano nel canneto di Ponte Buriano, alla confluenza del Canale Maestro della Chiana con l'Arno, oltre lasciare letteralmente a secco le uova di luccio già deposte, come sottolineano le associazioni di pescatori».  Sempre nel tratto aretino del fiume, i volontari hanno inoltre segnalato un paio di consistenti captazioni a monte di Ponte Buriano, che nei periodi a minore piovosità potrebbero tradursi in un drastico calo della portata del fiume e anche la segnalazione di numerose costruzioni non presenti sulla cartotecnica regionale. Infine il Wwf segnala una carenza di cultura ambientale di alcuni cittadini che in questo caso si manifesta attraverso l'abbandono di rifiuti lungo le rive del fiume: «oltre a materiali di grosse dimensioni presumibilmente trascinato dalla corrente, si assiste ancora, purtroppo, all'abbandono di rifiuti di ogni genere sulle rive (piatti e bicchieri di plastica, barattoli, bottiglie ecc ecc.), segnale di poco rispettose visite al fiume» ha concluso Anselmi.

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