[29/04/2010] News toscana

Scarlino Energia: in anteprima i dati sulle performance ambientali e produttive dell’impianto a biomasse

LIVORNO. La società Scarlino Energia ha  reso pubblici, in anteprima per Greenreport,  i dati sulle performance ambientali e produttive , relative al 2009,  del proprio impianto di recupero energetico alimentato a biomasse (da filiera lunga), presente nell'area industriale del Casone, nel nord della provincia di Grosseto.  Come confermato dal Rapporto "Comuni Rinnovabili 2010" di Legambiente, l'impianto di Scarlino - pur se non in linea con gli indirizzi del Pier che caldeggiano l'uso di biomassa proveniente da un massimo di 70 chilometri dall'impianto  - è il terzo in Italia per la produzione di energia elettrica da biomasse, sia per potenza installata (19.5 MW), sia per elettricità effettivamente  prodotta  (83.751.692 KWh) che ceduta alla rete nazionale (76.214.040 KWh). Tale differenza è imputabile agli autoconsumi, principalmente finalizzati ad alimentare il sistema di abbattimento delle emissioni atmosferiche e del trattamento delle acque di stabilimento.  La  produzione,  pari al consumo medio di 15.220 famiglie,  ha consentito di risparmiare 15.000 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio, rispetto alla stessa produzione di energia elettrica effettuata in impianti termoelettrici alimentati con combustibili fossili).  Ma per arrivare a questo risultato quali sono stati i consumi di risorse naturali e qual è stata la ricaduta ambientale del recupero energetico?  Ecco i dati forniti da Scarlino Energia relativi a 6702 ore di marcia effettive delle tre linee di combustione (rispetto alle 7500 preventivate dal piano industriale):

Combustibile utilizzato:  136.550 tonnellate, di cui


Acque consumi:


Ceneri:


Fanghi da abbattimento fumi:


Per quanto riguarda invece il totale (su base quantitativa) di  emissioni in atmosfera  la società fa sapere che i dati sono ancora in corso di elaborazione ai fini delle procedure  IPCC  (i risultati saranno resi noti a fine maggio, come prescrive la norma),   ma che da un punto di vista analitico  le quantità  relative alle medie giornaliere dei seguenti  inquinanti  sono già rese pubbliche, quotidianamente,  sul proprio sito internet  (Acido  Cloridrico,  Ossido di Carbonio, Ossidi di Azoto,  Anidride Solforosa,  Acido Fluoridrico,  Carbone Organico Totale,  Ammoniaca, Polveri).

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