[29/04/2010] News

Rifiuti speciali, il rapporto Ispra "salta" un anno

GROSSETO. L'annuale rapporto sui rifiuti dell'Ispra, pubblicato ieri (in ritardo di mesi rispetto ai tempi previsti) e disponibile sul sito, quest'anno non contiene la sezione relativa ai rifiuti speciali.
Una parte importante del settore rifiuti dato che rappresenta in termini di quantità prodotte cifre stimate nell'ordine di tre o quattro volte quelle dei rifiuti urbani e con caratteristiche, per la parte di pericolosi, assai più problematiche. Un svista? Una dimenticanza? Una volontà specifica?

Il rapporto ci sarà, fanno sapere voci interne all'Ispra, ma dati i ritardi accumulati per la stampa del rapporto sui rifiuti urbani, i tempi slittano a fine anno. Ma a quel punto si avranno i dati 2008 e ci sarà quindi un riallineamento con i dati relativi ai rifiuti urbani.

Nei rapporti presentati da Ispra il dato relativo ai rifiuti speciali era sempre infatti arretrato di un anno rispetto agli urbani, e le continue modifiche normative che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni avevano inoltre costretto a ricorrere a stime per poter arrivare il più possibile al dato reale di produzione.

Il dlgs 152 aveva ad esempio esonerato i produttori di rifiuti speciali non pericolosi dall'obbligo di presentare la dichiarazione Mud ; obbligo che è stato in parte reintrodotto con il correttivo al codice dell'ambiente (D.Lgs.4/2008). Resta comunque il fatto che le esenzioni tuttora ammesse fanno permanere una situazione di sottostima relativamente alla produzione dei rifiuti speciali non pericolosi, anche nel 2008, relativamente ai dati di produzione 2007, ovvero quelli che si attendevano nel rapporto che non è invece stato pubblicato.

Dati che esistono almeno a livello regionale, quantomeno in Toscana, dove Arpat li ha pubblicati nella relazione dello Stato dell'ambiente 2009 e dove si stima che la produzione dei rifiuti speciali, ammonta a circa 8 milioni di tonnellate compresi i pericolosi.
I dati che si riferiscono appunto all'anno 2007, sono quelli provenienti dalle dichiarazioni Mud che arrivano annualmente alla sezione regionale del Catasto rifiuti presso Arpat, anche se in completo sfasamento rispetto alla situazione corrente.

Insomma il caos per quanto riguarda i rifiuti speciali è purtroppo da rilevare come un elemento costante (basta vedere cosa sta succedendo in questi giorni con la scadenza del Mud) nonostante si parli di un settore assai delicato e dove spesso si infiltra anche il sistema di smaltimento illegale.
E dopo che è divenuto praticamente "normale" pubblicare ogni anno rapporti ufficiali in cui spariscono dai bilanci tonnellate di rifiuti speciali, adesso sembra quasi normale che questi bilanci nemmeno vengano pubblicati.

O almeno così sembra, fatta eccezione per la nota di preoccupazione per l'assenza dei dati relativi ai rifiuti speciali espressa da senatore Francesco Ferrante che ha anche annunciato che farà al proposito una interrogazione al ministro Prestigiacomo, per sapere «quali sono i motivi che stanno causando questo grave ritardo sulla pubblicazione dei dati sui rifiuti speciali, che sono importantissimi in considerazione dei pericoli per la salute pubblica e per la tutela dell'ambiente e per il ruolo che la criminalità organizzata svolge in questo ‘settore' in tutto il Paese» .

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