[22/04/2010] News

Intesa su distretto ecologico

Approcciare l'ambiente e l'ecosistema come risorsa e opportunità per integrare politiche di tutela del territorio, qualificazione ambientale, sviluppo economico. E' questa la filosofia su cui si basa il protocollo d'intesa firmato oggi da Comune e Provincia di Prato, ASM, Gida e Pin. L'intesa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte gli assessori all'Ambiente del Comune e la Provincia di Prato, Goffredo Borchi e Stefano Arrighini, il presidente il direttore di ASM, Adriano Benigni e Sandro Gensini, il consigliere di ASM con delega agli impianti Alessandro Canovai, il presidente del Pin Maurizio Fioravanti, il direttore tecnico di Gida Riccardo Valeri. 

"Idee e progetti per il distretto ecologico dell'area pratese": questo il titolo dell'intesa che punta in primo luogo a realizzare studi di fattibilità tecnico-economica per lo sviluppo di processi finalizzati a quattro indirizzi che inglobano le competenze di ciascuno soggetto coinvolto.

Il protocollo, a dimostrazione dell'importanza che il distretto ecologico riveste nelle dinamiche di sviluppo future, mette insieme amministrazioni locali, società partecipate, Università per la ricerca.

"Si tratto di un'intesa importante che mette insieme capacità e esperienze che possono portare risultati tangibili sul piano ambientale, ecologico, industriale - ha detto l'assessore Borchi - il contesto dei rifiuti non è semplice e ci muoviamo in una visione di Area vasta a cui possiamo consegnare un lavoro di grande rilevanza. Prato può ambire a diventare eccellenza in questo ambito, punto di riferimento importante. Sono fiducioso in quanto i soggetti, ASM in testa, possono dare un contributo importante".

Per meglio spiegare la struttura dell'intesa, obiettivo è recuperare risorse dai rifiuti, creare una filiera industriale sostenibile ambientalmente ed economicamente. Due i presupposti sui quali il gruppo di lavoro che si insedierà nei prossimi giorni focalizzerà l'attenzione: l'impianto di compostaggio di Vaiano e il depuratore di Baciacavallo. Canovai ha spiegato in concreto cosa accade con questa sinergia: "Fare sistema, in questo caso, significa poter produrre energia tramite processo anaerobico".

Ma c'è dell'altro: un campo fotovoltaico alla discarica dimessa di Vaiano, il trattamento dei fanghi del depuratore per la produzione di biogas, progetto per il riciclo dei rifiuti e la riduzione della produzione. "La sinergia tra ciclo dei rifiuti è energia - ha detto Arrighini - è sotto gli occhi di tutti e in questa direzione dobbiamo andare".        

Nel dettaglio: individuazione sul territorio di flusso merceologici di materiali potenzialmente valorizzabili, ossia con caratteristiche tali da poter essere avviati ad attività di recupero e riciclo, con l'obiettivo di ricercare e promuovere iniziative industriali per inserirsi nel mercato dei prodotti riciclati; individuazione delle necessità di dotazione impiantistiche sul territorio pratese ai fini della chiusura della filiera di riciclo dei materiali individuati o dello sfruttamento delle potenzialità energetiche dei medesimi (energie rinnovabili); individuazione delle possibilità dello sfruttamento per l'implementazione di fonti energetiche rinnovabili sul territorio; individuazione di sinergie impiantistiche e gestionali volte ad ottimizzare l'attuale gestione integrata dei rifiuti della provincia di Prato all'interno della pianificazione dell'attuale programma di Area vasta.

Comune, Provincia, ASM, Gida e Pin si impegnano, ognuno per la propria parte, ad approntare analisi e proposte di fattibilità nell'ottica della costruzione della sostenibilità ambientale. In concreto, gli studi di fattibilità sono orientati alla realizzazione di impianti per il recupero di energie da rifiuti organici e fanghi di depurazione selezionati con particolare riferimento alla produzione di biogas da digestione anaerobica combinata; alla possibilità di sviluppare un mercato di prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata e da fanghi di depurazione; allo sviluppo di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile tramite l'utilizzo di aree impiantistiche ed ex discariche; all'individuazione di flussi di materiali riciclabili attraverso la selezioni di rifiuti solidi urbani e fanghi di depurazione selezionati.

Il protocollo d'intesa intende incidere su quegli aspetti del territorio che possono inserirsi in contesti di sviluppo sfociando in sostenibilità che unificano interesse ambientale, industriale ed economico.  

Soddisfatti anche Pin e Gida. "Ben venga - ha detto Valeri - avviare processi che contribuiscano al sistema dello smaltimento dei rifiuti"; "Possiamo ambire non solo a dare soluzione concrete - ha spiegato Fioravanti - ma anche a creare un modello di riferimento grazie alla conoscenza e all'innovazione che derivano dallo scambio tra Università e protagonisti pratici".

Insomma, idee concrete, progetti da sviluppare e la competenza dei soggetti che hanno aderito al protocollo, a partire da ASM, applicata alla ricerca e all'innovazione tecnologica. Allo scopo di assicurare gambe alle aree di intervento, la progettualità del lavoro sarà monitorata così da risolvere eventuali problematiche che ostacolino il raggiungimento degli obiettivi.

 

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