[21/04/2010] News

Caccia, sull'art 43 della legge comunitaria passa la linea "soft"

FIRENZE. La mediazione attuata avrà fatto "partorire" un testo qualificato? Vedremo cosa dirà l'Unione europea, comunque pare per ora superato il muro contro muro che aveva caratterizzato il voto sulla legge comunitaria e in particolare sull'art. 43 relativo all'allungamento del calendario venatorio. Particolarmente soddisfatta per l'esito finale della "concertazione" il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo «Sulla caccia è stato raggiunto un accordo di alto profilo che rappresenta un avanzamento della civiltà giuridica del nostro paese in materia ambientale proprio alla vigilia della Giornata mondiale della Terra. Non ci sarà un solo giorno di caccia in più rispetto al calendario vigente, perché posticipare i termini attuali della stagione venatoria non significa allungarla- ha spiegato il ministro- Per ciascuna specie il numero di giornate di caccia resta invariato ma sarà possibile un posticipo di dieci giorni per singole specie e per singoli territori a condizione che l'Ispra lo autorizzi sulla base delle esigenze di tutela dell'ambiente e del patrimonio faunistico». Poi il ministro da una valutazione più politica all'intera vicenda «Abbiamo approvato, dopo un serrato e costruttivo confronto tra parlamento e Governo, un testo che ci consente di superare un contenzioso trentennale con l'Unione Europea che ci sarebbe costato caro e di colmare vuoti legislativi che di fatto consentivano alle regioni delle deroghe. Un testo, che migliora la qualità della tutela della fauna in Italia e afferma il ruolo centrale dell'Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) quale autorità scientifica deputata alla valutazione e approvazione delle proposte del territorio. A parte poche posizioni di dissenso personale - ha concluso il ministro Prestigiacomo - la camera dopo anni di scontro ideologico sul tema della caccia, ha discusso oggi con maturità ponendo in primo piano le esigenze dell'ambiente su un tema che fino a oggi ha sempre diviso». Tra i partiti politici fuori da Montecitorio, i Verdi sono i primi ad esprimere una parziale soddisfazione per l'articolo approvato. «L'approvazione della modifica all'emendamento della legge comunitaria respinge l'assalto che le lobby venatorie e degli armieri volevano fare ai danni degli animali del nostro Paese- ha dichiarato il presidente Angelo Bonelli - Il mantenimento del prolungamento del calendario venatorio subordinato al parere vincolante dell'Ispra è il risultato di una mediazione che si sarebbe dovuta evitare. Ora il ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo, deve dare massima garanzia di autonomia dai condizionamenti politici verso Ispra che deve emettere un parere scientifico. Tutti sanno che il mese di febbraio è il più delicato per le rotte migratorie e per la riproduzione degli animali, e che non potrà essere rilasciato alcun parere positivo di deroga. Dubitiamo però che una legge siffatta, possa avere il parere positivo dell'Unione europea» ha concluso Bonelli.
Un sospiro di sollievo per il risultato del voto è stato tirato anche dalle associazioni Altura, Amici della Terra, Animalisti italiani, Cts, Enpa, Fare Verde, Greenpeace, Memento Naturae, No alla caccia, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Mountain Wilderness, Oipa, Una, Vas, Wwf Italia «Ha prevalso il senso di responsabilità nel Parlamento e nel Governo che ha evitato di estendere la stagione venatoria senza limiti certi e respinto una vera e propria deregulation venatoria. Dal punto di vista sostanziale- proseguono le associazioni- l'articolo introduce importanti novità sotto il profilo della tutela della natura e degli animali selvatici, come una maggiore protezione degli habitat naturali e il divieto di caccia durante i periodi di riproduzione e migrazione degli uccelli. Resta il rammarico per l'indebita concessione alle doppiette rappresentata dalla possibilità di deroga regionale al calendario venatorio, seppure contenuta alla sola prima decade di febbraio e sottoposta al parere dell'Ispra. Ringraziamo comunque tutti i Deputati di maggioranza e di opposizione che, con un impegno straordinario, si sono fatti interpreti, in questi giorni, delle nostre istanze e di quelle della natura» hanno concluso le associazioni ambientaliste ed animaliste.

 

 

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