[19/04/2010] News

Prosegue l'iter per la direttiva sull'etichettatura energetica

LIVORNO. Prosegue l'iter per la codificazione della nuova direttiva  relativa all'indicazione del consumo energetico e di altre risorse dei prodotti connessi al consumo energetico, mediante l'etichettatura ed informazioni uniformi relative ai prodotti. La Commissione, secondo quanto predisposto dal trattato della Ue, ha comunicato al Parlamento europeo la posizione del Consiglio. Una posizione che risponde alla finalità della proposta iniziale della Commissione. Pertanto, la stessa Commissione approva il testo.

La rifusione della direttiva sull'etichettatura energetica è finalizzata ad estenderne il campo di applicazione (attualmente limitato agli apparecchi domestici) ai prodotti ad uso commerciale e industriale. Il campo di applicazione della direttiva viene anche esteso ai prodotti che incidono sul consumo energetico il cui impiego consente di risparmiare energia benché essi non ne consumino. Oltre a essere allineato alla disciplina con la direttiva sulla progettazione ecocompatibile.

La proposta è dunque conforme all'obiettivo generale di garantire la libera circolazione dei prodotti e migliorarne il consumo di energia (e di altre risorse essenziali), proteggendo in tal modo l'ambiente e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2. La direttiva quadro sull'etichettatura così elaborata, che prevede iniziative in materia di incentivi e appalti pubblici, costituirà dunque il fulcro di una politica dei prodotti integrata e sostenibile dal punto di vista ambientale. Comunque, l'attuale direttiva sull'etichettatura energetica, stabilisce che i distributori devono esporre presso il punto vendita informazioni comparative sul consumo energetico degli apparecchi domestici ad uso dei consumatori.

Il sistema di etichettatura consente ai consumatori di disporre di informazioni utili e comparabili sul consumo di energia (e di altre risorse come l'acqua) degli apparecchi domestici. Permette inoltre loro di decidere se investire in apparecchi a più basso consumo con costi di gestione ridotti che permettono di realizzare risparmi ben più consistenti della differenza di prezzo pagata. Inoltre l'attuale direttiva aiuta i fabbricanti a posizionare i propri prodotti sul mercato e ad ottenere un ritorno sugli investimenti fatti e finalizzati a introdurre prodotti migliori e più innovativi. Ma da uno studio svolto per la valutazione d'impatto è risultato che la direttiva sull'etichettatura energetica potrebbe far ottenere un maggiore risparmio energetico e limitare in maniera più sensibile gli impatti ambientali se fosse estesa a tutti i prodotti connessi al consumo energetico, cioè quelli che hanno un impatto sul consumo di energia durante l'uso. Ed è anche risultato che altre modifiche possono rendere più efficace la direttiva, ad esempio la possibilità di dare esecuzione alle disposizioni attraverso regolamenti o decisioni e non mediante direttive e la possibilità di definire classi di efficienza per le quali gli Stati membri non possono offrire incentivi né indire appalti pubblici.

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