[13/04/2010] News toscana

Chiusura scali merci ferroviari toscani: confusione del sindacato o dietrofront di Cargo-Trenitalia?

FIRENZE. La notizia della chiusura di alcuni scali merci ferroviari toscani aveva destato più di una preoccupazione per le conseguenze ambientali (incremento del trasporto delle merci su gomma) e occupazionali (perdita di posti di lavoro nella nostra regione). In consiglio provinciale di Firenze ci sono state tre interrogazioni sull'argomento da parte di Rifondazione comunista, Pdl e Pd. Ieri è arrivata la buona notizia. «Abbiamo chiesto a Cargo Trenitalia spiegazioni sulla notizia uscita nei giorni scorsi - ha informato il vice presidente della provincia Laura Cantini - In un colloquio telefonico l'ingegner Romanassi, responsabile della tratta in cui è compreso lo scalo di Empoli, ha smentito completamente la notizia. Sarebbe stata confusa una fase di riorganizzazione del personale, prospettata ai sindacati, con la presunta chiusura che non è presente in alcun accordo né protocollo. La risposta tranquillizza, ma in ogni caso presenteremo a Cargo-Trenitalia la richiesta di certificare per iscritto quanto ci è stato comunicato». Il sindacato (la fonte da cui è venuta la notizia) ha fatto confusione o c'è stato il dietrofront di Cargo-Trenitalia? Una risposta prova a darla il consigliere di Rifondazione comunista Andrea Calò «Nonostante le rassicurazioni non mi sento per niente tranquillo. Credo piuttosto che le pressioni dei sindacati e di alcuni sindaci abbiano persuaso Cargo-Trenitalia a ripensarci. Manterremo alto il livello di vigilanza e attenzione». La stessa attenzione che promettono i consiglieri del Pd in Consiglio provinciale (Melani, Bartaloni, Capecchi, Cei e Montagni) nonostante si dichiarano soddisfatti e rassicurati: «seguiremo attentamente l'annunciata riorganizzazione del personale perché i lavoratori siano tutelati e lo scalo merci di Empoli non venga penalizzato».

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