[09/04/2010] News

No Ogm: alla fine anche Prestigiacomo e Fazio firmano il decreto

LIVORNO. Partiamo dalla buona notizia: i ministri della Salute Ferruccio Fazio e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo hanno firmato il decreto che impedisce la messa in coltura di mais Ogm. Lo aveva annunciato ieri il ministro Zaia durante il Vinitaly e ora è ufficiale. Con queste controfirme dei due ministri viene sbarrato l'accesso alla coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente l'evento Mon810.

La notizia è positiva anche perché la firma della Prestigiacomo era tutt'altro che scontata. Solo pochi giorni fa aveva infatti affermato che: «Più volte mi sono pronunciata a favore degli ogm, nel senso che non si deve avere un approccio ideologico al problema, sbaglieremmo. Questo appartiene forse al passato ma non può essere l'attualità, dobbiamo trattare il tema degli ogm su base scientifica».

Qualche giornale aveva anche ipotizzato che proprio per questo non avrebbe firmato il decreto anche se aveva poi aggiunto «L'unica cosa che non si può fare è assumere decisioni a livello europeo. Noi siamo tutti d'accordo nel governo a sostenere il diritto dei Paesi europei di dire no all'uso degli ogm perché è un diritto che non si discute. Questa riserva da parte dei Paesi deve essere salvaguardata. Non possiamo prendere decisioni sulla base di convinzioni personali, ma dobbiamo usare molta razionalità. La libertà di scelta è un principio che noi abbiamo difeso e sostenuto a livello europeo. Con questo la scelta deve essere fatta su evidenza scientifica. Noi abbiamo delle istituzioni che sono di garanzia a livello europeo che ci dicono cosa può creare dei danni».

Fatto sta che poi ha firmato facendo felici gli ambientalisti (anche se la battaglia è appena all'inizio...) e pure il ministro Zaia che ieri ha detto: «Ci spiace che ci siano ancora agricoltori, fra virgolette, che vanno a dire ad altri agricoltori che gli Ogm saranno la via d'uscita dalle crisi dei mercati. Un 20% in più di produzione, se mai sia possibile, di mais in pieno campo in un'azienda media di sei ettari di superficie non significa poter far fronte ai costi di produzione di un indiano pagato un euro al giorno o di un cinese pagato cinque euro al giorno», aggiungendo che «gli Ogm non sono innocui; perché il ministro tedesco ha sospeso la produzione di un mais transgenico che dava problemi di tumori al fegato nelle cavie di laboratorio? Poi ci dicono che gli Ogm serviranno a combattere la fame nel mondo: l'accesso al cibo deve essere una priorità per tutti. Il mais ogm prodotto a Verona non andrà mai a sfamare qualche persona che nel mondo soffre la fame».

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