[03/08/2009] News

In Cina cala il consumo energetico per unità di Pil e raddoppia l’eolico in 6 mesi

LIVORNO. Secondo la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina «Il consumo di energia per unità di Prodotto interno lordo (Pil) è calato del 3,35% all'anno nel primo semestre. Il calo era del 2,88% nel primo semestre dell'anno scorso». La potente Commissione del governo comunista evidenzia che «Le emissioni cinesi di biossido di zolfo sarebbero diminuite del 5% nel primo semestre, e la domanda chimica in ossigeno  (Dco), del 2%»».

Nel 2006 la Cina ha avviato una campagna volta a migliorare l'efficienza energetica e a ridurre le emissioni di gas serra ed ha preso l'impegno volontario di ridurre entro il 2010, rispetto ai livelli del 2005,  il consumo di energia del 20% per ogni 10.000 yuan (1.470,6 dollari) di Pil e del 10% le principali emissioni inquinanti. Il calo dell'intensità energetica non è però tutto frutto di queste politiche, un ruolo importante lo sta giocando il rallentamento della produzione industriale cinese dell'intera economia. Un bel contributo, visto che il consumo energetico del settore industriale rappresenta il 70% del totale della Cina.

Comunque, è innegabile che, come dice la Commissione, «il calo dell'intensità energetica è ugualmente dovuto al miglioramento della struttura industriale. Un terzo dell'energia totale economizzata nel primo semestre è dovuto alla ristrutturazione industriale. La proporzione del settore terziario nel Pil è aumentata di 0,5 punti di percentuale, mentre quella del settore secondario è diminuita di 0,8 punti percentuali. L'investimento continuo  nella conservazione di energia e nella protezione dell'ambiente ha ugualmente giocato un ruolo, malgrado il calo delle entrate fiscali».

La Cina dalla fine del 2008 ad oggi ha investito 22,4 miliardi di yuan del bilancio statale nel risparmio energetico e per la protezione ambientale e prosegue nella chiusura di  molte piccole centrali elettriche a carbone inquinanti ed energivore.

«L'aumento della produzione delle industrie ad elevato consumo di energia è diminuito di 10,3 punti di percentuale in rapporto all'anno scorso - scrive la Commissione - L'intensità energetica dell'industria siderurgica, dell'industria petrolifera, dell'industria dei metalli non ferrosi e della produzione energetica è calata rispettivamente dell'8,43%, del 3,83%, del 19,59% e del 9,51%».

Intanto la Cina continua la sua corsa all'energia eolica: nel primo semestre di quest'anno ha raddoppiato la potenza di energia del vento installata , raggiungendo gli 11,81 milioni di kw. Shu Yingbiao, direttore aggiunto della State grid corporation of China ha detto che «la potenza installata di energia eolica capace di trasmettere energia nella rete elettrica nazionale era aumentata su base annua del 101% alla fine del mese di giugno, grazie agli sforzi del Paese per sviluppare le energie rinnovabili».

Shu ha anche proposto di elaborare un Piano di sviluppo a lungo termine per l'energia eolica che riguardi tutta la Cina e di stabilire norme tecniche nazionali «per le nuove energie, tra le quali eolico e solare, al fine di regolamentare il loro sviluppo».

L'eolico in Cina é in rapidissima espansione, grazie alle politiche ed alle corsie preferenziali approvate dal governo. Alla fine del 2008 risultavano installate pale eoliche per una capacità o produttiva di 12 milioni di  kw, che hanno portato la Cina al quarto posto mondiale per energia eolica installata.

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