[29/03/2010] News toscana

I centri della Piana verso la cittą metropolitana

FIRENZE. Prodromi di città metropolitana. E' stato presentato il 25 marzo, da parte dei sindaci di quattro comuni della piana fiorentina (Sesto, Campi, Signa, Calenzano), la bozza di statuto per la realizzazione della "Unione dei comuni della città della piana".

Il documento andrà ora analizzato dai vari consigli comunali, e successivamente - si legge in un comunicato congiunto - «l'atto darà vita alla gestione coordinata del territorio della piana fiorentina - circa 125.000 abitanti - in un'ottica di semplificazione, sviluppo sostenibile e difesa dei valori ambientali». Si tratta, secondo i firmatari, del «primo esperimento del genere a livello nazionale», che porterà alla nascita di un consiglio, un presidente e una giunta unificati, senza peraltro costi aggiuntivi poiché non sono previste indennità di presenza.

La principale ratio dell'iniziativa, secondo quanto affermato nella bozza di statuto, verte intorno al «coordinamento delle funzioni comunali attinenti i bisogni, le domande, le opportunità che alimentano le politiche in cui si articola il governo del territorio - nell'accezione contemplata nella l.r. 1/2005 e dalla Convenzione europea per il paesaggio - con riferimento all'area intercomunale». E questo auspicio prenderà corpo - nelle intenzioni - soprattutto nella stesura di un piano strutturale congiunto tra i 4 comuni, a cui potranno successivamente aggiungersene altri.

Si tratta di un progetto annunciato da tempo, che molti analisti hanno, in questi mesi, giudicato come una azione finalizzata in primis a dare ai comuni della Piana una maggiore "forza contrattuale" rispetto allo strapotere di Firenze. E' chiaro infatti che, se i dibattiti nei consigli comunali andassero a buon fine per il progetto, di colpo i 4 comuni della Piana non sarebbero più da considerarsi dei "satelliti" di Firenze, ma essi (anche per questioni demografiche) diventerebbero il vero e proprio "terzo polo" politico all'interno del dibattito sullo sviluppo della Piana, al pari di Firenze e Scandicci.

Inoltre, per la prima volta (dopo che il dibattito sulla "città della Piana" è andato avanti, senza risultati concreti, per oltre 30 anni) si avrebbe la creazione di una unione di comuni caratterizzata, oltre che da parallele dichiarazioni di intenti - che certo non sono mancate, in questi decenni di dibattito - anche da un piano strutturale, e quindi da una politica urbanistica, unificati. E certo questa non sarebbe un'evoluzione di poco conto, come non sarebbero di poco conto né le annesse criticità (una ipotesi su tutte: molti ambiti della pianificazione - non solo urbanistica: rifiuti, energia, mobilità - potrebbero essere rimessi drasticamente in discussione anche nelle poche parti finora definite) né i vantaggi, come ad esempio la possibilità di mettere in opera una pianificazione territoriale che, anche a livello di dettaglio e non solo di indirizzo come da attuale pianificazione regionale e provinciale, non si fermi ai confini comunali.

In questo senso, i vantaggi principali della realizzazione della "città della Piana" rappresentano l'altra faccia delle potenziali criticità sopra evidenziate: il progetto per il Parco della Piana, ormai avviato, ma anche in generale la possibilità di approvare piani strutturali improntati ad una gestione condivisa e realmente sostenibile del territorio, farebbero di colpo un enorme passo in avanti.

Anzi, possiamo dire che - molto probabilmente - è stata la stessa approvazione del masterplan del Parco della piana (2 febbraio), e la necessità che esso ha comportato dell'avviarsi di una vera pianificazione congiunta tra le municipalità, a dare la spinta definitiva alla presentazione del progetto per l'Unione dei comuni.

Adesso sarà interessante seguire gli sviluppi della vicenda, a cominciare da quello che decideranno i vari consigli comunali riguardo all'eventuale avvio effettivo del progetto. Inoltre, è chiaro che gran parte del futuro dell'Unione della Piana passerà anche per l'eventuale adesione del comune di Firenze, o comunque per l'atteggiamento riguardo ad essa che terrà il capoluogo: o avremo, quindi, un ulteriore fronte di scontro tra la città del giglio e i centri dell'hinterland (scontro che, con la realizzazione dell'Unione tra i comuni, potrà diventare ancora più caldo di quanto già non sia), oppure ci troveremo di fronte - finalmente - alla possibilità di portare a compimento l'ormai decennale progetto per una vera "città metropolitana".

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