[31/07/2009] News toscana

Ok da Roma: Pistoia aumentà del 30% la capacità del suo bacino idrico

PISTOIA. Buone notizie per l'approvvigionamento idrico e la sicurezza idraulica dell'area pistoiese: è stato firmato a Roma l'Accordo di programma per la realizzazione dei lavori al bacino di Gello e al complesso dei laghi Primavera, una vicenda che va ormai avanti da qualche anno.

«Finalmente - ha dichiarato con soddisfazione il sindaco Renzo Berti - sono state completate tutte le procedure burocratiche e siamo nelle condizioni di passare alla parte operativa per la realizzazione di interventi fondamentali per la comunità pistoiese. Grazie ad un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro sarà ricostruito ed ampliato il bacino di Gello che potrà così contenere sino a 900 mila metri cubi di acqua e sarà contestualmente realizzato un parco fluviale nella parte alta dell'Ombrone. Otterremo così un forte incremento delle riserve idriche che sarà prezioso soprattutto nella stagione estiva, l'ulteriore qualificazione di una zona di pregio ambientale e la messa in sicurezza idraulica della nostra pianura».

L'accordo di programma è stato firmato dal ministero dell'Ambiente, dalla Regione Toscana, dall'Autorità di Bacino del fiume Arno, dal comune di Pistoia, dall'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Medio Valdarno, dalla provincia di Pistoia e dal Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio.

Nel merito la nuova diga della Giudea, grazie alla quale verrà rimesso in funzione il bacino di Gello, aumenterà la capacità del 30% rispetto al vecchio bacino, visto che potrà contenere 895.000 metri cubi d'acqua. Nei periodi di scarse piogge potrà garantire al sistema idrico pistoiese un'autonomia di circa due-tre mesi. La cassa di espansione sull'Ombrone invece servirà a mitigare le piene dell'Ombrone: avrà una superficie totale di 22 ettari, e costituirà un invaso della capacità di 700.000 metri cubi. Gli argini diventeranno interamente percorribili a piedi o in bicicletta, grazie ad una pista ciclabile di tre chilometri.

Per quanto riguarda i tempi di attuazione, entro 5 mesi dalla firma del documento, il Consorzio di Bonifica dovrà redigere il progetto esecutivo, dopo di che sarà indetta una gara pubblica di rilevanza europea e si stima che tra circa un anno, si potrà vedere l'apertura dei due cantieri, quello per la realizzazione della nuova diga e quello per la costruzione della cassa di espansione. Le due opere infatti dovranno procedere parallelamente, anche perché i due cantieri si ‘scambieranno' la maggior parte dei materiali per la realizzazione degli interventi: dalla zona della Giudea arriveranno circa 300.000 metri cubi di argilla che serviranno per realizzare le arginature della cassa. Dall'area dei laghi Primavera verranno prelevati 300.000 metri cubi di sassi per realizzare il paramento della diga.

La durata dei lavori è stimata in circa tre anni, quindi si dovrebbe concludere intorno all'estate 2013. Complessivamente l'opera costerà circa 30 milioni di euro: 9,1 milioni di euro saranno spesi per la costruzione della nuova diga di Gello; 4,8 milioni per la cassa di espansione; 1,7 milioni sarà il costo delle viabilità di cantiere; 7,5 milioni è il rimborso stimato per indennizzare le circa cento proprietà che dovranno essere espropriate. Per quanto attiene la ripartizione del finaziamento, 9,5 milioni di euro saranno a carico del Ministero, derivanti da una parte dai fondi della Protezione civile e dall'altra legata all'accordo di programma cosiddetto dei 200 milioni, firmato nel febbraio 2005 dal ministro Matteoli, dal presidente Martini e dall'allora Segretario dell'autorità di bacino Menduni.

1 milione di euro sarà a carico del comune (più 170mila euro già assegnati al Consorzio di Bonifica per attività di progettazione e studi complementari insieme ai 58mila ero messi a disposizione dal Consorzio stesso); circa 3,5 milioni saranno a carico della Regione Toscana; 15,4 milioni sono previsti dall'Ato n°3 Medio Valdarno. «La firma è un ulteriore passo avanti nella riduzione del rischio idraulico nel pistoiese - ha sottolineato Gaia Checcucci, Segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno - che prosegue il percorso di opere strategiche nella realizzazione del Piano di Bacino. Lo sviluppo sicuro e sostenibile del territorio è per noi una priorità essenziale che richiede modelli di azione forti, condivisi. A tal fine occorre adesso proseguire con l'accordo quadro dei 200 milioni nell'obiettivo prioritario della progressiva messa in sicurezza dell'intero bacino» ha concluso Checcucci. 

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