[23/03/2010] News

Wwf: molti libri per bambini sono fatti con le foreste tropicali indonesiane

FIRENZE. Acquistare  libri per bambini ha conseguenze negative indirette sulla biodiversità? Pare di sì secondo il Wwf. La richiesta di polpa per la carta favorisce processi di deforestazione in particolare nel Sudest asiatico dove le foreste di Sumatra sarebbero in via di totale distruzione. Moltissimi libri per bambini sono stampati in Cina, dove due grossi gruppi Indonesiani quali App (Asia pulp & paper) e April hanno il loro maggior mercato. E ora App è in forte espansione nel mercato europeo (ha aperto uffici in Italia, Spagna, Gran Bretagna e Germania).

Un'indagine realizzata dal Wwf in Germania ha rivelato che su 51 libri per bambini stampati in Cina, 19 contengono fibre di legno tropicale, come la Shorea (meranti) o la Rhizophora, che provengono dalle ultime foreste naturali di Sumatra e del Borneo. L'allarme è stato lanciato dall'associazione del Panda che insieme all'associazione Terra! ha richiamato l'attenzione della società civile e dell'industria italiana in occasione della Fiera del libro per ragazzi di Bologna inaugurata oggi.

Sono a rischio le foreste pluviali indonesiane, ecosistemi ad alta biodiversità: ospitano il 12% dei mammiferi, il 15% dei rettili e il 17% degli uccelli del pianeta, e forniscono opportunità di sussistenza per le comunità indigene che vi abitano. Inoltre queste foreste- spiegano dal Wwf- negli ultimi 20 mila anni hanno accumulato uno spesso strato di torba che ne fanno un immenso serbatoio di carbonio, oltre 300 tonnellate per ettaro. La loro distruzione è responsabile del 5% delle emissioni globali di gas serra, e fa dell'Indonesia il terzo paese per emissioni di CO2, dopo Cina e Stati Uniti.

«Tutto questo non può lasciarci indifferenti - ha sottolineato Massimiliano Rocco, responsabile Traffic, Specie e Timber trade del Wwf Italia - Le nostre scelte quotidiane possono fare la differenza, quando acquistiamo un mobile, il parquet, la carta igienica, un libro o una risma di carta possiamo fare una scelta, possiamo acquistare un prodotto certificato e con questi semplici gesti possiamo decidere di offrire un futuro al nostro pianeta. Come noi anche le grandi società possono e devono decidere di anteporre gli interessi di noi tutti e del nostro pianeta ai loro interessi privati, di macchiarsi di verde scegliendo la strada di una seria responsabilità ambientale» ha concluso Rocco. E quanto detto vale anche per l'Italia. Gli ambientalisti di Terra! hanno contato circa duecento titoli italiani per bambini stampati in Cina, Malesia o Thailandia, per conto di una ventina di editori e poi c'è anche il mercato della carta e dei libri stampati in Italia, dato che il nostro Paese è uno dei primi importatori europei di carta dall'Indonesia.

«Numerosi editori e stampatori vengono contattati ogni mese con proposte vantaggiose in termini di prezzo e di credito - ha dichiarato Sergio Baffoni, responsabile Campagna Foreste di Terra! - senza che siano a conoscenza dell'impatto ambientale causato dalla Asia pulp & paper. Questo gruppo è considerato infatti tra i principali responsabili della distruzione delle foreste pluviali di Sumatra, e la crescita delle vendite nel nostro Paese si tradurrà inevitabilmente in un'espansione ulteriore delle piantagioni di acacia, ai danni delle residue foreste naturali». Wwf e Terra! nell'occasione dell'importante Fiera del libro per ragazzi di Bologna, si rivolgono alle case editrici e alle aziende del settore cartario, invitandole a prendere coscienza dei rischi legati all'acquisto delle fibre indonesiane, e ad adottare misure volte a escludere dalla propria filiera la presenza di fibre di origine controversa o provenienti da foreste minacciate. Produrre (acquistare, leggere) libri per bambini e ragazzi si deve ma riducendo l'impattio sull'ambiente ad esempio verificando che le fibre tropicali abbiano certificazione Forest stewardhip council (Fsc).

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