[22/03/2010] News toscana
FIRENZE. Come ormai noto e ribadito dalla stessa provincia di Firenze (assessore Crescioli) che ha coordinato il gruppo di lavoro formato dai comuni dell'Area omogenea fiorentina (Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa e Bagno a Ripoli), gli interventi programmati per contenere il Pm10 (suddivisi secondo i tre gradi di allarme) servono per superare l'emergenza. Questo vuol dire che sono necessari ed indispensabili interventi strutturali (più volte ricordati anche da greenreport) per rendere stabilmente più respirabile l'aria della città e del territorio contermine e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ma vuol dire anche che gli interventi predisposti dalle amministrazioni locali, attuati il giorno successivo alla segnalazione di sforamento del Pm10 da parte di Arpat, sono necessari per "tamponare" una situazione di emergenza, cioè di pericolo da affrontare con tempestività e risolutezza (Devoto Oli), il che implica una serietà nella loro applicazione.
A Firenze dato che sono perdurati gli sforamenti del Pm10, dopo il primo livello di misure (obbligo di tenere accesi i riscaldamenti per non più di otto ore al giorno e al massimo fino a una temperatura di 18 gradi) previste da giovedì scorso, si sono aggiunte per il fine settimana (sabato e domenica) limitazioni al traffico. In particolare è stato limitato l'accesso e la circolazione in ztl (zona a traffico limitato) per i veicoli più inquinanti dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Lo stop ha riguardato i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote, i motocicli a 2 tempi, le auto euro 1 se a benzina o euro 2 e 3 se diesel, e i veicoli merci diesel euro 1. Questo in teoria.
Agli ingressi della ztl erano presenti cartelli temporanei (tra l'altro poco leggibili) che confermavano questo blocco ma nessun agente della polizia municipale è stato presente ad attivare controlli e fare verifiche. Chi è voluto entrare, noncurante del divieto o perché non a conoscenza (per ora la preannunciata campagna di comunicazione per informare i cittadini è ancora allo studio), è entrato tranquillamente. Il sindaco Matteo Renzi non ha certo incoraggiato i controlli: ha dichiarato pubblicamente che questi provvedimenti non servono, sono un fastidio per i cittadini e sono utili solo gli interventi strutturali. Ribadiamo questi ultimi sono indispensabili, ma dobbiamo capire se a fronte dei dati forniti da Arpat, la salute dei cittadini è in pericolo (siamo in emergenza o no?) e come mai dopo tanti proclami sulle sinergie di area omogenea che hanno portato a provvedimenti condivisi, ogni amministrazione è andata per conto suo. Siamo di fronte ad un ennesima perdita di tempo? Intanto con l'aiuto meteorologico, è stata scongiurata per oggi la terza fase prevista, ovvero una limitazione del traffico più estesa. Speriamo che dopo questa "falsa partenza sperimentale" siano fatti i necessari aggiustamenti e avviati chiarimenti tra le amministrazioni. Altrimenti il provvedimento voluta dalla giunta regionale rischia di morire prima di nascere.