[22/03/2010] News

Acqua e biodiversità, zone umide e foreste essenziali per l’uomo e la sua salute

LIVORNO. In occasione della giornata mondiale dell'acqua, la Convention on biological diversity (Cbd) ha presentato il rapporto "Water, Wetlands and Forests: A Review of Ecological, Economic and Policy Linkages", realizzato in collaborazione con la Convenzione Ramsar, e che sottolinea il ruolo essenziale svolto dalle zone umide e dalle foreste nel mantenimento della qualità e della disponibilità dell'acqua, uno sei servizi ambientali alla base della vita degli esseri umani. Presentando il rapporto, il segretario esecutivo della Cbd, Ahmed Djoghlaf, ha detto: «I legami tra l'acqua, le zone umide e le foreste sono un esempio che dimostra l'importanza di gestire gli ecosistemi nella loro interezza. Questo non solo nell'obiettivo di proteggere le loro caratteristiche ecologiche, ma anche le risorse di acqua dolce e I servizi ecologici connessi che sono così vitali per l'attività umana sulla terra. Questa pubblicazione fornisce informazioni utili a questo riguardo e incoraggerà maggiormente e rafforzerà la cooperazione tra la moltitudine delle Parti interessate, coinvolte nella protezione delle risorse di acqua dolce del nostro pianeta e degli ecosistemi interdipendenti». 

Non a caso il tema della giornata dell'acqua di quest'anno  al tema "acqua pulita per un mondo sano" che è strettamente collegato alle iniziative in calendario per l'Anno internazionale della biodiversità vista anche come benessere per gli esseri umani.

«Nel nostro mondo in rapida urbanizzazione, l'acqua pulita è una derrata preziosa che possiede un valore economico superiore al denaro ottenuto con l'abbattimento totale delle foreste o delle zone umide da cui proviene», dice la Cdb. Il rapporto dimostra che «le foreste e le zone umide intatte assicurano un approvvigionamento di acqua pulita e sicura per il consumo. La gestione ambientale inadeguata di questi ecosistemi, però, produce sovente un'acqua di minore qualità. Delle cifre considerevoli vengono spese per rettificare questo problema, spesso con infrastrutture di trattamento dell'acqua costose. Questo denaro sarebbe spesso meglio investito nel ripristino  della capacità dell'ambiente naturale di regolare il problema per conto nostro». La Cbd fa l'esempio di New York, che avrebbe dovuto spendere tra i 4 e 6 miliardi di dollari per l'acqua del bacino Catskill/Delaware ma che con un approccio di gestione integrata delle risorse idriche si assicurerà acqua pulita a solo un miliardo di dollari.

La possibilità di avere acqua pulita sta diventando sempre più importante, anche per i governi. Secondo un recente sondaggio, l'acqua potabile è la prima preoccupazione ambientale per gli statunitensi: il 59% dice di essere molto preoccupato per l'acqua, mentre solo il 34% è più preoccupato dei cambiamenti climatici.

Ma molti cittadini dei Paesi ricchi danno l'acqua per acquisita - dice la Cbd - Poche persone si fermano a pensare da dove provenga e sul gioco che gioca per la biodiversità per fornirla».

Ma l'impatto dei consumi si sta rivelando insostenibile per il resto degli esseri viventi: l'utilizzo dell'acqua aumenta due volte più velocemente della già rapida crescita della popolazione mondiale, «Quindi - sottolinea il rapporto - è vitale che comprendiamo i legami tra l'acqua, le zone umide e le foreste e che gestiamo conseguentemente i nostri ecosistemi. Le acque interne sono i tipi di ecosistema più minacciati di tutti. Dal 1900 sono scomparse più della metà delle zone umide mondiali. Anche la deforestazione costituisce una grande minaccia per la quantità e la qualità dell'acqua dolce. Le tendenze recenti riguardanti la disponibilità di acqua e la sua qualità sono allarmanti. Ogni giorno , più di una persona su 6 sul pianeta non ha accesso a dell'acqua potabile sicura. Le stime suggeriscono che, entro il 2025, I due terzi della popolazione mondiale vivrà in zone ad altro stress idrico, con circa 1,8 miliardi di persone che vivranno in regioni quasi completamente deprivate di acqua».

Il rapporto fornisce alcuni dati centrali che rappresentano altrettante sfide per una gestione sostenibile dell'acqua potabile: circa un terzo delle più grandi città del mondo ottengono una porzione significativa del loro approvvigionamento di acqua potabile da zone forestali protette; L'acqua, le zone umide e le foreste interagiscono per realizzare degli ecosistemi produttivi e in salute. Le foreste e le zone umide aiutano a raccogliere ed immagazzinare l'acqua per attenuare le inondazioni nei periodi di forti piogge e per assicurare una riserva di acqua costante durante le stagioni più secche. Diverse foreste dipendono dalle acque sotterranee per la loro sopravvivenza e contano sulle zone umide per ricostruirle. Non esistono frontiere chiare tra questi ecosistemi, infatti molte delle nostre foreste sono situate dentro le zone umide; Esistono diversi legami economici cruciali. Per esempio, la funzione di controllo dell'acqua delle foreste contribuisce in maniera significativa al loro valore e questo valore può superare quello del legname abbattuto, del turismo e dello stoccaggio del carbonio messi insieme; La cattiva gestione delle foreste e delle zone umide può colpire negativamente la qualità dell'acqua e la biodiversità. Quindi, è essenziale che i responsabili politici prendano in considerazione gli interi ecosistemi, al fine di includere convenientemente  gli impatti che avranno la gestione e le pratiche su tutto l'ecosistema; le foreste controllano l'erosione del suolo e l'inquinamento, prevenendo così la desertificazione e la salinizzazione.

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