[18/03/2010] News toscana

Energia, rifiuti, trasporti, acque, welfare, edilizia: tutti gli ambiti di intervento suggeriti dalle aziende

FIRENZE. Al di là dei generali suggerimenti operativi e metodologici per le future scelte della nuova amministrazione toscana in materia di servizi pubblici (vedi link in fondo all'articolo), il manifesto pubblicato da Cispel-Confservizi sollecita anche una riforma del comparto dei servizi alla persona (comprendente la «separazione fra soggetti di programmazione e operatori di servizi» e la «riforma delle aziende Erp e delle Asp», entrambe iniziative da attuarsi, secondo le aziende, «nel rispetto del principio di equilibrio economico finanziario delle gestioni») e indica anche alcuni punti specifici di intervento: riguardo al contestato secondo impianto di rigassificazione (e quindi al delicato equilibrio che sussiste tra la necessaria coerenza della pianificazione - fulcro della "competitività" stessa della regione, intesa come capacità di attrarre investimenti - e le esigenze di crescita del comparto energetico toscano in direzione del sostegno all'uso della risorsa-gas) si sostiene che «un secondo rigassificatore è possibile», e che «vanno per questo rivisitate le decisioni già prese dalla Regione, così come va affrontato il problema della conversione delle centrali Enel a Piombino e Livorno». Inoltre si sottolinea che «la Regione deve aiutare, da una parte, indurre dall'altra, le imprese toscane» a partecipare attivamente ai progetti Galsi e Olt.

Per l'energia, le utilities chiedono alla nuova giunta una promozione verso l'utilizzo delle rinnovabili, verso pratiche di efficientazione e risparmio energetico, verso «investimenti in termovalorizzazione e discariche capaci di una consistente produzione elettrica da biomassa», oltre che in una conversione delle flotte del settore trasporti. In generale, si auspica la creazione di «un "distretto energetico efficiente diffuso"», da attuarsi «concentrando le risorse europee su alcune imprese».

Riguardo specificatamente al ciclo integrato dei rifiuti, «l'obiettivo principale è realizzare entro il 2015 gli impianti di termovalorizzazione previsti (area fiorentina, Livorno, Arezzo, Scarlino), è inoltre «possibile raggiungere il 50% di RD in poco tempo (in linea con la direttiva comunitaria)», ma soprattutto «occorre uno sforzo regionale per sostenere gli investimenti in impianti intermedi e consolidare i mercati di sbocco (accordo regionale con il Conai, supporto al compostaggio, green procurement)» in quanto «il mercato del recupero di materia e di energia può essere un tassello importante della "green economy regionale", per la creazione di un distretto del riciclaggio».

Per il servizio idrico Cispel sollecita «un piano di investimenti decennale, finanziato con risorse regionali» e il «ripristino del Piano straordinario degli investimenti regionale», che va collegato «ad un Piano regionale delle acque». Inoltre è necessaria «una normativa tecnica su scarichi idrici e fanghi per evitare il collasso».

Per i trasporti si chiede un generale «sostegno per gli investimenti in viabilità e ferrovie», con particolare focus sul trasporto pubblico su gomma, anche grazie alla definizione di «regole economiche chiare e non punitive» nell'ambito del rinnovo (2010) delle gare per il tpl su gomma (analoga richiesta di chiarezza operativa e burocratica è avanzata per le gare per il servizio di distribuzione del gas, che avranno luogo nei prossimi anni). Inoltre viene proposta, per il trasporto su ferro, la «nascita in Toscana di una società che, in accordo con Trenitalia, gestisca le reti minori come è già successo in altre regioni».

Infine, Cispel chiede alla nuova amministrazione toscana la conferma e il potenziamento del «modello toscano delle società di gestione» per l'Edilizia residenziale pubblica (Erp) e il completamento della riforma delle aziende di servizi alla persona, in primo luogo attraverso - anche su questo aspetto - una migliore definizione delle regole economiche e delle risorse disponibili.

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