[17/03/2010] News toscana

Rifiuti speciali, novità e dubbi sul Sistri

GROSSETO. Pochi mesi mancano ormai all'operatività del Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali introdotto dal ministero dell'Ambiente, e molte ancora sono le perplessità, i dubbi e le incertezze per chi dovrà utilizzarlo.

Per cercare di dare una risposta alle tante domande da parte degli operatori che dopo l'iscrizione dovranno poi utilizzarlo a tutti gli effetti, Ambiente Sc ha organizzato a Carrara venerdì prossimo 19 marzo, un seminario di informazione e approfondimento sul tema.

Il Sistri introduce l'informatizzazione nella filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale ed anche dei rifiuti urbani per il territorio della Regione Campania, sostituendo formulari, registri e Mud, il modello unico di dichiarazione che andrà in pensione però dall'anno prossimo.

«E' uno strumento che introduce novità sostanziale nell'informatizzazione del trasporto dei rifiuti speciali e in Campania anche per gli urbani- ci ha spiegato Franco Rocchi di Ambiente Sc. -  L'obiettivo che ci siamo posti nell'organizzare questo seminario, che è rivolto in particolare ai nostri clienti attuali e potenziali, è quello di evidenziare le novità che il Sistri introduce, individuare le norme immediatamente applicabili e le relative azioni da compiere in ambito aziendale. Ma vogliamo anche discutere dubbi che stanno circolando tra gli operatori e, ove possibile, offrire chiarimenti su come affrontare la scadenza».

Che è prevista a giugno?

«Sì, ci sono scadenze diverse per la registrazione sulla base della dimensione delle imprese e della tipologia dei rifiuti, ma il sistema dovrebbe essere operativo a giugno».

Ma per quest'anno si dovrà comunque compilare anche il Mud sulla base però di un nuovo formulario?

«Sì per quest'anno ci sarà una doppia tenuta dei registri, sia il Mud in scadenza ad aprile che poi il Sistri da giugno, che dovrà essere utilizzato dai singoli o dalle associazioni di categoria che suppliranno alle imprese più piccole».

A suo giudizio sarà un sistema utile per una reale contabilizzazione dei rifiuti speciali e per ovviare agli smaltimenti illeciti?

«Sì secondo me potrà essere una novità importante per entrambe le questioni. Bisognerà comunicare in anticipo le informazioni relative al percorso e alle destinazioni, quindi è un sistema che potrà garantire maggior  controllo nella legalità dei processi e una verifica, in tempo reale, dei dati inseriti nella documentazione, con una conseguente riduzione degli errori».

Diceva che si dovrà comunicare la destinazione dei rifiuti trasportati, ma come si potrà supplire alla carenza di impianti per questa tipologia di rifiuti, che anche in Toscana viene spesso segnalata?

«Gli impianti ci sono, la carenza è semmai per alcune tipologie di rifiuti, ma per altre abbiamo anzi una offerta superiore alla domanda».

Anche per l'amianto?

«In effetti per l'amianto ci sono dei problemi per lo smaltimento finale ma ci sono comunque piattaforme per le fasi intermedie. Mentre per alte tipologie di rifiuti speciali, quelli più comuni e più diffusi, soprattutto lungo l'area della costa,  impianti ce ne sono».

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