[11/03/2010] News

Il Brasile ha la mappa delle sue Important bird areas

LIVORNO. Il Brasile ospita una delle maggiori densità di biodiversità del pianeta e tre dei biomi più estesi ed importanti del mondo: la foresta pluviale amazzonica, le zone umide del Pantanal e le savane del Cerrado. Ora le Important bird areas (Iba - aree importanti per gli uccelli) di queste tre zone sono mappate e descritte da una nuova pubblicazione: "Conservação das Aves no Brasil: Parte II - Amazônia, Cerrado e Pantanal". realizzata daLLa Sociedade para a Conservação das Aves do Brasil (Save Brasil, il partner brasiliano di BirdLife International) con il supporto del Museu de Ciências Naturais of the Fundação Zoobotânica do Rio Grande do Sul, della Aage V. Jensen Charity Foundation e del Council of AgricultureForestry Bureau di Taiwan.

Il rapporto descrive 74 Iba e rappresenta la prima mappatura delle aree prioritarie per la conservazione degli uccelli in Amazzonia, Cerrado e Pantanal, circa 82 milioni di ettariche devono essere salvaguardati, ma solo il 12 Iba sono attualmente totalmente protette, 30 sono parzialmente protetto (parte dell'area si a sovrappone a qualche Unidade de Conservação), mentre altre 32 non hanno nessun tipo di programma di protezione.

Alla mappatura delle Iba hanno lavorato più di 60 tra biologi ed ornitologi, che hanno analizzato 450 aree e preso in considerazione circa 700 specie, tra queste 30 sono classificate come globalmente minacciate di estinzione e 37 quasi minacciate, altre 240 sono specie endemiche degli habitat studiati o con areali di diffusione al di sotto dei 50mila km2. Sono state prese in considerazione anche 11 specie migratorie nidificanti per il cui mantenimento queste aree sono fondamentali.

La prima parte dello studio è stata completata nel 2006 con la pubblicazione di "Important Bird Areas in Brazil: Part I - the Atlantic Forest Region" che descrive 163 Iba della Mata Atlântica, della Caatinga, della Pampa e di una porzione del Cerrado.

Save Brasil del 2004 lavora alla salvaguardia dell'avifauna, degli habitat e della biodiversità del Brasile e per l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali da parte della popolazione, uno dei suoi primi compiti è stato quello di individuare la Iba del Brasile.

«Non un compito facile con qualsiasi mezzo - spiega BirdLife International - Il Brasile è il quinto paese più grande del mondo con oltre 8,5 milioni di chilometri quadrati e ha anche la quinta più grande popolazione, concentrata soprattutto attorno alla fascia costiera. Su un totale di 237 Iba brasiliano ora identificate, solo il 21% sono protette, il 39% sono parzialmente protette, e il restante 40% non hanno alcuna protezione ufficiale». Nel loro insieme, le 237 Iba mappata coprono oltre 94 milioni di ettari, l'11% del territorio brasiliano.

Uno degli autori dello studio, Pedro Develey, direttore di Save Brasil per la conservazione, sottolinea che «Il Brasile è uno dei Paesi con le maggiori superfici di Iba. Questo non è sorprendente, considerando che il Paese è anche il leader mondiale per numero di specie minacciate di uccelli: 122 su un su un totale di 1.822 specie registrate in Brasile».

Jaqueline Goerck, presidente di Save Brasil e co-autrice della pubblicazione, spiega che «C'è ancora un lungo cammino da percorrere per garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità degli uccelli del Brasile Evidentemente le Iba non sono dataset completo per tutti i taxa, ma certamente rappresentano il minimo che deve essere salvaguardato nel Paese. Ci aspettiamo che, come accaduto per il volume Atlantic Forest Iba, "Conservação das Aves no Brasil: Parte II" contribuirà in molti modi alla tutela di queste zone. Abbiamo distribuito, e continueremo a distribuire, la pubblicazione alle principali parti interessate, molte delle quali hanno già inserito le informazioni nei loro database per definire le priorità per la ricerca. Inoltre ci auguriamo che il secondo volume servirà, come il primo volume, ad aiutare i pubblici ministeri a definire i loro argomenti per la tutela dei siti chiave nelle aree nelle quali è previsto un futuro sviluppo. Speriamo di incentivare la elaborazione di politiche pubbliche, come le Unidades de Conservação (UCs), parchè quest'aree siano preservate. Anche più educazione ambientale e la presa di coscienza fanno parte del processo. Le autorità, le Ong locali e la popolazione sono I protagonisti chiave per questi risultati. Infatti, abbiamo fornito le informazioni alle agenzie che stanno attualmente lavorando all''Economic Macro-zoning dell'Amazzonia brasiliana».

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