[03/03/2010] News
LIVORNO. Una piccola impresa francese MDI di Carros, nel sud-est della Francia, vicino a Nizza, ha ritirato fuori uno dei "fantasmi" delle auto ecologiche che spesso si inabissano in strani periodi di dimenticanza: si tratta dell'auto urbana ad aria compressa che è stata ribattezzata "AIRPod", e che a fatto già la sua comparsa sulle strade francesi a cominciare dal viaggio dimostrativo del 9 ottobre 2008 a Nizza.
A fine gennaio la MDI Prod Sarl, che si occupa della produzione dei motori e delle auto, ha annunciato l'avvio della campagna di pre-commercializzazione e di prenotazione dei veicoli AirPod ed AirOne ed ha spiegato che questo è stato possibile grazie «al superamento con successo di tutti i test di omologazione per i veicolo AirPod».
La vetturetta "AIRPod", nata per rispondere alla gara di appalto lanciata dalla città di Parigi per il futuro "système de voitures en libre-service", è stato solo l'inizio di una serie di miniveicoli urbani e motori non inquinante e la MDI assicura che i suoi prodotti "mono-énergie" ad aria compressa, frutto di più di 10 anni di ricerca, «Permettono un funzionamento totalmente pulito utilizzando l'aria compressa stoccata in dei depositi sotto alta pressione. Li si trova in prodotti quali i veicoli a vocazione urbana, su dei gruppi elettrogeni di soccorso e o dei trattori industriali. Sono particolarmente adatti ad applicazioni che privilegiano l'accoppiamento di energia ed hanno bisogno di una potenza media e di un utilizzo moderato».
Sfruttando questa tecnologia la MDI ha messo parallelamente in produzione motori "zéro pollution" (ad inquinamento zero) e progettato versioni "bi-énergie" sulla stessa base tecnologica. «L'utilizzo di un coadiuvante energetico (benzina, gasolio, alcool o gas) bruciato in una camera di combustione esterna permette una maggiore autonomia di funzionamento limitando allo stesso tempo i consumi e gli scarichi di gas tossici: meno di 2 litri per 100 chilometri (a 90 km/h su una MiniFlowAir); Zero Nox; da 3.000 a 4.000 volte meno di idrocarburi incombusti di un motore convenzionale; tre volte meno emissioni di CO2 di un motore convenzionale della stessa potenza. Questi motori equipaggeranno per esempio dei gruppi elettrogeni di produzione. Quanto ai veicoli che interesseranno, potranno funzionare in città senza inquinamento nel modo "Air comprimé seul" e sulla sta rada con un'autonomia importante grazie alla combustione di un adiuvante liquido o gassoso».
Ma la MDI promette anche di sviluppare maggiormente questa nuova tecnologia mettendo in pratica una «Teoria termodinamica che permetterà entro i prossimi 10 anni di migliorare ancora questi risultati, creando così una vera rivoluzione energetica. Tutti i motori MDI comportano una "chambre active" e sono oggetto di numerosi depositi di brevetti nel mondo. Permettono di coprire una vasta gamma di utilizzi, andando da 4 a 75 cv, e saranno utilizzati nelle seguenti applicazioni: trasporti urbani; auto pulite MDI OneFlowAIR, MiniFlowAIR et CityFlowAIR; progetto di trasporti urbani MDI MultiFlowAIR; gruppi elettrogeni di soccorso e di produzione; trattori di trazione e lavaggio; trattori agricoli; motori da barche; motori per are rei leggeri e gruppi APU». Sarà la volta buona?