[29/07/2009] News toscana

Grazie ad Eco Linux a Grosseto i "vecchi" computer saranno restituiti a nuova vita

FIRENZE. Dopo Arezzo, anche a Grosseto si recupereranno i "vecchi" computer inutilizzati per restituirli a nuova vita. Ed è noto che nel campo informatico una "macchina" di 3 anni è già considerata obsoleta a causa dell'obsolescenza programmata, quindi il materiale sicuramente non mancherà.

Questa operazione sarà possibile grazie ad Eco Linux, l'associazione grossetana che si è costituita ufficialmente oggi in consiglio comunale alla presenza del sindaco Emilio Bonifazi. L'obiettivo di Eco Linux e dei suoi fondatori è quello di rimettere in opera pc "scartati" evitando così di farli diventare rifiuto e di finire in discarica.

I computer sono raccolti con la collaborazione del Coseca e grazie a una particolare tecnologia chiamata Ltsp, anche quelli più "datati" possono diventare veloci come i nuovi. La Ltsp permette infatti di collegare le macchine a un server centrale attraverso una rete Lan. A Grosseto, al momento, sono già presenti una decina di laboratori sperimentali realizzati dai tecnici di Eco Linux con pc riciclati.

«Questa di Eco Linux è una iniziativa lodevole cui il comune ha aderito con entusiasmo - ha dichiarato il sindaco Bonifazi - evitare che i vecchi pc diventino rifiuto è un modo, ulteriore, per tutelare l'ambiente. L'appello è che anche i privati aderiscano a tale progetto».

L'amministrazione comunale già da tempo sta raccogliendo i computer più vecchi (al momento sono stati raccolti 50 casse, 60 monitor, 15 mouse, 30 tastiere) per consegnarli ai responsabili di Eco Linux che provvederanno a ripristinarli e farli tornare funzionanti. Per promuovere l'iniziativa (rivolta ad enti ed aziende pubbliche e private come a singoli cittadini) e diffondere la pratica del riuso, del riciclo e delle nuove tecnologie, in collaborazione con l'associazione "Arte invisibile", è stato creato un gruppo di lavoro che realizzerà un fumetto ambientato in territorio maremmano.  

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