[01/03/2010] News toscana

Variante urbanistica di Pisa, l'assessore Cerri «Ma che colata di cemento!?»

PISA. Il ricorso presentato in questi giorni (da Legambiente, vedi link a fondo pagina, ndr) contro la Variante al Regolamento Urbanistico, approvata dal Consiglio Comunale a dicembre 2009, dopo un lungo percorso di confronto e di discussione con la città, basti pensare che si sono tenute oltre venti tra assemblee e incontri pubblici in tutti i quartieri e sono state presentate 118 osservazioni, con una discussione che ha impegnato la Commissione Consiliare in decine di sedute pubbliche, è a parer mio un errore in quanto, se venissero accolte le tesi dei ricorrenti, rischieremmo di avere una città con meno opportunità e più problemi.

Con la variante si è cercato di rispondere a quattro gruppi di domande:
1. Arricchire i nostri quartieri di verde e parcheggi pubblici, piazze, percorsi ciclabili e in generale spazi e luoghi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini;
2. Rispondere concretamente alla crescente domanda di edilizia sociale (278 alloggi in cooperative, 154 nuove case popolari, 189 in affitto concordato e, ancora, la demolizione e ricostruzione dei 216 alloggi di S.Ermete);
3. Realizzare oltre 700 nuovi posti letto per studenti;
4. Dare una risposta significativa alla domanda di Impianti Sportivi.

Vogliamo o no che nella nostra città crescano i residenti, a cominciare dalle giovani coppie, invertendo definitivamente un fenomeno di spopolamento che nei decenni precedenti ha visto una progressiva diminuzione della popolazione residente e una crescita costante di quella presente?
Perché rischiare di perdere i finanziamenti regionali per le case popolari che finirebbero da un'altra parte se venissero annullate le previsioni urbanistiche che abbiamo approvate?

Perchè non cogliere l'opportunità di incrementare le residenze per studenti, dando anche in questo caso una doppia risposta, ai giovani che gravano su famiglie sempre più in difficoltà dal punto di vista economico e al mercato degli affitti condizionato dalla domanda studentesca?
Si vogliono o no realizzare nuovi Impianti e alcune Cittadelle dello Sport a cominciare da quella di cui si discute da anni del Pisa Calcio?

Questi sono soltanto alcuni dei rischi che si corrono con l'eventuale accoglimento del ricorso.
Molti progetti si interromperebbero e le possibili risposte rimandate a chissà quando.
Daremmo in questo modo il segno di una città conservatrice, preoccupata del nuovo, non in grado di misurarsi con la molteplicità di bisogni e domande che sono la conseguenza di un impoverimento crescente delle persone in carne ed ossa che vivono, lavorano, studiano e frequentano la nostra città.

* assessore all'Urbanistica del Comune di Pisa

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