[29/07/2009] News

Salgono a due, in pochi mesi, gli esemplari di tartaruga verde ritrovati nel Mediterraneo

ROMA. Se il ritrovamento nei nostri mari di un esemplare di tartaruga verde (Chelonia mydas) è una notizia, due in pochi mesi fanno un caso che merita di essere indagato. L'ultimo eccezionale ritrovamento è avvenuto ieri in Puglia, quando una tartaruga della specie suddetta è stata pescata accidentalmente nel Golfo di Manfredonia.

«Attualmente l'esemplare si trova presso il Centro di recupero tartarughe marine di Legambiente (nell'oasi di Lago Salso, nel parco nazionale del Gargano ndr) - ha informato Giovanni Furii, responsabile scientifico del Centro- per essere sottoposto a tutti gli esami necessari a valutarne lo stato di salute, che appare comunque buono».

Secondo dati pubblicati dalla Regione Puglia nel decennio 1996-2006 sono stati segnalati solo 12 esemplari appartenenti a questa specie lungo le coste pugliesi mentre i Centri di recupero della rete Tartanet hanno censito solo due esemplari di Chelonia mydas nel periodo 1999-2009 (Gallipoli Lecce 2008 - Loano Savona 1999). La Chelonia mydas, che può raggiungere 300 Kg e 1 m e mezzo di lunghezza, vive nei principali oceani della Terra e sembra preferire le acque più fredde. Ciò a testimoniare l'eccezionalità di questa doppia segnalazione in breve periodo.

«Questo nuovo ritrovamento, dopo quello di maggio - dichiara Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente - è la prova di quanto il lavoro fatto in questi anni dal Crtm di Manfredonia, sia importante e proficuo. Negli anni il centro è divenuto un punto di riferimento delle marinerie del basso Adriatico le quali sono ormai parte attiva della strategia di recupero e conservazione delle tartarughe marine». Ad oggi sono oltre 200 le tartarughe marine censite dal Centro, un risultato che si è potuto raggiungere grazie alla collaborazione dei pescatori. 

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