[25/02/2010] News toscana

Firenze: bye bye amianto, welcome fotovoltaico

FIRENZE. Si tolgono oltre 1550 mq di amianto, si impiantano oltre 1550 mq di fotovoltaico. Succede a Firenze, dove Toscana Energia Green (branca dell'utility a maggioranza pubblica che serve 105 comuni toscani per la distribuzione di gas ed energia) ha inaugurato oggi l'impianto situato sul tetto della sede di piazza Mattei (rione di Firenze Nova - periferia ovest).

I 584 pannelli installati conferiscono all'impianto una potenza di picco di 59,57 Kwp e sono realizzati con tecnologia a silicio amorfo: nonostante la bassa efficienza di questa tipologia di moduli (9%) la tecnologia è stata scelta a causa dell'esposizione non ottimale del tetto, e anche per massimizzare l'intercettazione di luce solare in condizioni di intensità limitata (alba, tramonto) e/o con cattive condizioni atmosferiche. I circa 70.000 Kwh annui che - si calcola - saranno prodotti a regime (l'equivalente del fabbisogno di 27 famiglie, che coprirà il 10% dei consumi dell'intera sede di piazza Mattei) permetteranno, al costo di 470.000 euro, un risparmio annuo di 1,3 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e la non-immissione in atmosfera di 53,6 t/anno di CO2.

Il quantitativo di amianto bonificato e affidato all'azienda di smaltimento corrisponde a circa il 5,5% dell'intera quantità eliminata nel corso dell'anno 2009 dai tetti del capoluogo toscano. Nell'esprimere la sua soddisfazione per la messa in opera del «secondo impianto fotovoltaico più grande del comune di Firenze», il presidente di Toscana Energia Lorenzo Becattini ha annunciato che «anche il progetto di ristrutturazione della sede di Empoli prevede la sostituzione dell'attuale copertura in fibrocemento e l'installazione, entro l'anno, di pannelli fv con un impianto da 50 Kw di potenza». L'ad di Toscana Energia Green Pier Borra ha invece sottolineato che l'intervento «non solo individua scelte tecnologiche che massimizzano la redditività», ma anche che esso è stato realizzato «senza alcuno spreco di suolo», e ha contestualmente annunciato la prossima realizzazione (probabilmente entro il 2010, nda) di un impianto fotovoltaico da 3,5 Mwp, che sarà realizzato in una cassa di espansione del canale dei Navicelli, presso Pisa.

E qui sta il punto focale della questione: l'impianto di Firenze ha una taglia limitata, appunto i circa 60 Kwp citati, ma effettivamente non consuma un cm quadrato di suolo. Ben diverse sono le dimensioni dell'impianto di Pisa, ma ben diverso sarà anche l'impatto sul territorio: i pannelli, trattandosi di zona soggetta ad esondazione, saranno sollevati dal suolo, ma comunque la tipologia dell'impianto sarà riferibile alla "installazione a terra": ed ecco che, per giungere a numeri non marginali di potenza installata (cioè per parlare, in soldoni, di Mw e non di Kw) si consumerà suolo in un'area di pertinenza fluviale.

Ciò non significa certo che la realizzazione dell'impianto ai Navicelli sia evento da scoraggiare, anzi. Ma è chiaro che la "terza via" rappresentata dal mettere in opera Mw di fotovoltaico su capannoni industriali (adottata, ad esempio, nel nuovo capannone logistico Coop di Prato, che su 10 Ha di copertura ha posto in opera una potenza di quasi 3 Mw) appare decisamente la soluzione migliore da praticare per ottenere il duplice risultato di una produzione robusta di elettricità e di un non-consumo di suolo libero.

Comunque sia, siamo ancora ai primi passi del fotovoltaico toscano, e tanti sono ancora i tasselli da mettere a posto: ad esempio il Regolamento edilizio di Firenze, pur modificato nell'ottobre 2008 nella parte (art. 181) che impediva la messa in opera di impianti fv sulle coperture inclinate e reso più "accogliente" verso la tecnologia solare, comunque ancora pone svariati limiti alla sua installazione in varie zone della città e sulle colline circostanti. Limiti che certo non andranno eliminati in toto, ma che comunque andranno ulteriormente discussi in direzione di una maggiore apertura alla tecnologia solare e fotovoltaica.

In questo senso, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha descritto l'impianto oggi inaugurato come un «primo passo avanti» ma ha ricordato che «le procedure andranno semplificate perché sono ancora troppo complicate per i privati». E il momento in cui sarà discussa la questione avverrà in occasione del dibattito sull'approvazione del nuovo Regolamento urbanistico, che secondo il sindaco sarà discussa «a breve, il prima possibile» e che probabilmente sarà affrontata insieme al Piano strutturale attualmente in adozione, e che deve essere invece ancora approvato definitivamente.

Secondo Renzi, l'impianto messo in opera oggi «non è importante solo perché fino a due mesi fa sul tetto in questione c'era l'amianto, ma soprattutto perché siamo di fronte ad un simbolo della Firenze che verrà: ora è il momento - ha affermato - di puntare all'installazione del fotovoltaico su scuole e impianti sportivi del comune di Firenze. Oggi inauguriamo un singolo tetto di una singola azienda, ma io spero che sia solo l'inizio: tra l'altro il costo dell'impianto si recupera in 7-8 anni, e approfitto di questa occasione per chiedere alle banche di aprire maggiormente ai finanziamenti per le energie rinnovabili».

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