[22/02/2010] News toscana

I comitati di Asor Rosa e le prossime elezioni

PISA. La Rete toscana dei Comitati per la difesa del territorio coordinata da Asor Rosa ha pubblicato un documento in cui - alla vigilia delle elezioni - pone una serie di questioni innanzitutto a chi governerà la Toscana.

Sono  problemi nel complesso non nuovi perché i comitati da tempo e sulle più diverse situazioni e con molte iniziative e interventi sulla stampa hanno posto spesso criticamente e polemicamente. Si tratta di un  impegno che di volta in volta ha assunto negli ultimi anni un rilievo talvolta anche nazionale a partire dalla Val D'orcia. Il documento espone situazioni considerate critiche o a rischio richiamando preoccupazioni già manifestate in passato e lo fa con molto equilibrio.

Del resto proprio qualche giorno fa Asor Rosa  in Val D'Orcia era tornato sull'argomento. La preoccupazione di fondo rimane quella che le politiche regionali continuino a privilegiare - data anche la pessima condizione finanziaria degli enti locali- interventi di tipo speculativo o comunque di consumo di territorio specialmente agricolo e rurale. Anche le infrastrutture pur così essenziali nella nostra regione rischiano a parere dei Comitati di aggravare la situazione. Anche in campo più direttamente ambientale e delle energie rinnovabili è urgente intervenire non ignorando però anche i rischi,ad esempio, degli impianti eolici per quanto riguarda il paesaggio.

Sorprende però che in un documento che riguarda la Toscana non si faccia parola in un momento come questo delle alluvioni e dei parchi. Serchio, Arno, Ombrone evocano realtà a rischio non solo di esondazione; penso alle previsioni che proprio l'asta del nostro maggior fiume dovrebbe registrare nel prossimo futuro una urbanizzazione percentualmente pesante. Quali politiche si preannunciano per questi bacini e realtà a partire da Roma? E qui il documento presenta qualche silenzio di troppo nel senso che le vicende regionali senza nulla togliere ovviamente alle responsabilità della regione incrociano le politiche o la mancanza di politiche nazionali pesano enormemente; vedi appunto le alluvioni.

Infine mi ha sorpreso il silenzio sui parchi e le aree protette dove la nostra regione fra l'altro presenta qualche ritardo -specie in Val D'Orcia -che non giova certo alla programmazione regionale incentrata sulla tutela della natura e del paesaggio.

Tanto più che il nuovo Codice dei beni culturali ha introdotto inopinatamente una separazione tra i due momenti che sono inscindibilmente connessi.

La regione doveva approvare la nuova legge sulle aree protette che oltretutto precisando meglio il ruolo e le caratteristiche delle ANPIL (in Val D'Orcia usate spropositamente come Asor Rosa dovrebbe ben sapere) avrebbe dovuto ridefinire il ruolo delle Provincie ( che il documento  dei comitati ritiene non sia stato del tutto valorizzato) proprio su questo punto.

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