[19/02/2010] News

Smog, 80 comuni aderiscono al blocco del traffico del 28 febbario

LIVORNO. Hanno aderito al blocco totale del traffico gli 80 comuni della pianura padana che hanno preso parte oggi al vertice indetto dall'Anci. La misura contro lo smog è stata fissata per domenica 28 febbraio prossimo. «Non c'è stata alcuna voce discorde» ha detto il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, presidente di Anci.

Un'iniziativa importante, anche se più simbolica che risolutiva. «Si tratta di una proposta lodevole e necessaria per ridurre i pericolosi livelli di inquinamento registrati nelle scorse settimane - commenta Francesco Ferrante  senatore Pd e dell'esecutivo nazionale Ecodem -. Questo tipo di iniziative, assume una valenza e risultati in termini ambientali maggiori se presa contemporaneamente in un territorio vasto. Insomma, pur non affrontando i nodi strutturali, almeno l'iniziativa dei sindaci ha il merito di non nascondere il problema e anzi di suonare il campanello d'allarme». Ma a Ferrante non è piaciuto per contro il comportamento del governo: «Quello che colpisce però è l'assoluta mancanza di sensibilità, dell'attuale governo, sulla tutela della salute dei cittadini e sulla salvaguardia dell'ambiente. Dovrebbe essere infatti l'esecutivo a coordinare questo tipo di iniziative per attuare politiche concrete per la lotta allo smog e contro i cambiamenti climatici, invece di smarcarsi e far ricadere la responsabilità delle scelte esclusivamente sulle amministrazioni locali. Ancora una volta il governo si dimostra insensibile ai problemi reali del paese ed incapace di mettere in campo un'azione efficace di coordinamento per promuovere soluzioni reali».

«Va infatti ricordato che con l'esecutivo Prodi era stata predisposta, due anni fa, una struttura, guidata tra gli altri dall'allora sottosegretario all'Ambiente Gianni Piatti, che coordinava le iniziative contro i cambiamenti climatici con il compito di supportare e coordinare gli enti territoriali contro questo tipo di inquinamento. Il settore dei trasporti che è il più responsabile dell'inquinamento delle nostre città - conclude il senatore Pd - incide per oltre un terzo sulle emissioni di gas climalteranti e intervenire con politiche concrete rappresenta una delle azioni che i governi centrali avrebbero il dovere di assumere nell'ambito del  Protocollo di Kyoto e degli accordi a livello europeo. Una cabina di regia che però il centrodestra, distratto e irresponsabile, non ha voluto, colpevolmente, riproporre nell'attuale legislatura».

La risposta arriva dal ministro Stefania Prestigiacomo, che sottolinea come secondo lei sia ormai acquisita «la consapevolezza che problemi come quello dell'inquinamento da polveri sottili non possono essere affrontati esclusivamente con misure locali, ma richiedono interventi di area, coordinati e omogenei».

«In questa ottica - prosegue il ministro - stiamo lavorando, di concerto con i ministeri delle infrastrutture, dello sviluppo economico e delle politiche agricole, per la predisposizione di un piano nazionale anti-smog. Ai primi di marzo avremo definito un primo ventaglio di interventi e li discuteremo nel corso di un incontro con le Regioni e gli enti locali. Ritengo infatti opportuna e necessaria una valutazione collegiale sia delle linee di intervento a fronte di situazioni di emergenza ma anche delle misure strutturali e di medio periodo da adottare per affrontare il problema nel suo complesso».

Legambiente chiede qualcosa di più ai sindaci della Pianura Padana: intanto che si arrivi a 100 ordinanze di blocco del traffico ma soprattutto che a queste seguano 100 delibere di misure strutturali antinquinamento. Poi l'associazione punta il dito contro l'operato del governo: «Per un giorno il silenzio del rombo dei motori sarà una pausa di riflessione per milioni di cittadini, e un monito nei confronti di un governo nazionale che non ha trovato il tempo, in tre anni, neppure di elaborare il Piano di risanamento dell'aria che l'Europa attende da tempo - ha dichiarato la direttrice nazionale di Legambiente Rossella Muroni - L'Unione Europea ha infatti aperto una procedura di infrazione milionaria nei confronti dell'Italia a causa dell'inerzia delle istituzioni che ci condannano quindi all'inquinamento e alle tasse oggi e domani».

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