[19/02/2010] News

La gaffe atomica di Obama

WASHINGTON. Così come il Vermont ribolle per la contaminazione radioattiva, il Partito Democratico si sbriciola, Barack Obama lo ha fatto sprofondare nell'abisso atomico. Di fronte alla feroce opposizione verde ed alla vergogna del cedimento ai falchi, sia liberali che conservatori, sul bilancio dello Stato, Obama ha fatto quello che George W. Bush non ha potuto: un regalo di miliardi di dollari dei contribuenti per il più costoso fallimento tecnologico del XX secolo.

Obama ha annunciato circa 8,3 miliardi di dollari di prestiti garantiti per due nuovi reattori previsti in Georgia. Questi progetti di AP-1000 della Westinghouse erano stati respinti dalla Nuclear Regulatory Commission, perché non sono in grado di resistere a cataclismi naturali come uragani, tornado e terremoti. Il sito di Vögtle doveva originariamente ospitare quattro reattori per un costo totale di 600 milioni; è finita con due a 9 miliardi di dollari.

La Southern Company, che vuole costruire i due nuovi reattori, ha annullato almeno uno degli accordi con delle finanziarie giapponesi per incassare generosamente i dollari del contribuente americano. Il tasso di interesse sulle garanzie federali resta aspramente contestato. Il finanziamento è stato oggetto di discussione tra almeno cinque agenzie governative, e potrebbe essere contestato nei tribunali. Non è chiaro se i sindacati riterranno necessaria valutare l'impatto che potrebbe avere sui costi di costruzione.

Il Congressional Budget Office ed altri analisti avvertono che il tasso di probabile insuccesso per i prestiti del governo per la costruzione dei reattori potrebbe essere superiore al 50%. Il segretario all'energia Stephen Chu ha ammesso che non era a conoscenza della relazione del Cbo quando ha firmato le garanzie per la Georgia.

Negli ultimi anni il price tag stimato per i nuovi reattori è balzato, in alcuni casi, dai 2 - 3 miliardi ciascuno ai  più di 12 miliardi dollari di oggi. Il presidente della Nrc lo stima attualmente in 10 miliardi dollari, questo ben prima che una sola licenza di costruzione sia stata rilasciata, il che richiederà almeno un anno.

Gli esperti energetici del Rocky Mountain Institute, ed altri, stimano che un dollaro investito in maggiore efficienza permetta di risparmiare fino a sette volte più energia e tempo di quanto sia in grado di produrne un dollaro investito in centrali nucleari, mentre la prima opzione produce dieci volte di più posti fissi di lavoro.

La Georgia è stata presa di mira soprattutto perché la sua autorità di regolamentazione hanno chiesto ai contribuenti di pagare dei soldi per i reattori che sono ancora da costruire. Florida e la Georgia fanno parte di quel pugno di Stati che tassano consumatori di elettricità per i progetti che non potranno entrare in linea per molti anni, e che non possono fornire un singolo elettrone di energia elettrica.

Due commissari del Florida Public Service, recentemente nominati dal governatore repubblicano Charlie Crist (ora candidato per il Senato Usa), hanno aiutato a non far respingere la richiesta di oltre un miliardo di dollari in aumenti dei tasse fatta dalla Florida Power  e dalla Light and Progress Energy, entrambe vogliono costruire un reattore doppio a spese dei contribuenti. Le utilities ora dicono che bisogna posticipare i progetti proposti da Turkey Point e Levy County.

Nel 2005 l'amministrazione Bush approvò 18,5 miliardi dollari di prestiti garantiti per i reattori, ma il Dipartimento per l'energia è stata in grado di gestirli. Obama vuole ulteriori 36 miliardi dollari per portare il fondo a 54,5 miliardi dollari. I progetti proposti in South Carolina, Maryland e Texas sembrano essere i prossimi sulla linea di partenza.

Però la Nrc ha sollevato pesanti interrogativi riguardo alle caratteristiche dell' AP-1000 dei Toshiba-Westinghouse in progetto per il sito Vögtle in Georgia, così come per South Carolina and Turkey Point. Il progetto francese Epr, proposto per il Maryland, è stato contestato dalle autorità di sorveglianza in Finlandia, Francia e Gran Bretagna. In Texas, un balzo di 4 miliardi dollari dei prezzi ha scatenato un terremoto politico a San Antonio e altrove, mettendo in dubbio il futuro di questo progetto.

I contribuenti sono anche a rischio per i potenziali futuri incidenti di questi nuovi reattori. Nel 1957, l'industria promise al Congresso e al Paese che la tecnologia nucleare sarebbe avanzata rapidamente e che gli assicuratori privati si sarebbero assunti la responsabilità per eventuali catastrofi future, che potrebbero, secondo tutte le stime più serie, arrivare a centinaia di miliardi di dollari. Solo 11 miliardi dollari sono stati accantonati per coprire i costi di una simile catastrofe. Ma ora l'industria dice che non si costruiranno nemmeno questi impianti di nuova generazione, senza una sottoscrizione di responsabilità per gli incidenti futuri da parte dei contribuenti. Così i programmi "temporanei " potrebbero, in ultima analisi, estendersi per un secolo o più.

Nel frattempo, Obama ha ucciso il Nevada proponendo una discarica di scorie nucleari nella Yucca Mountain. Ha nominato una commissione di sostenitori del nucleare  per "indagare" sul futuro delle scorie dell' high-level reactor waste. Ma dopo 53 anni, l'industria è lontana più che mai dal trovare una soluzione.

Intanto, la Nuclear Regulatory Commission ha riferito che almeno 27 dei 104 reattori americani autorizzati stanno "perdendo" trizio radioattivo. Il caso peggiore sembra essere quello della Entergy Vermont Yankee, vicino al confine sud-est tra gli Stati del New Hampshire e Massachusetts. Elevati livelli di contaminazione sono stati trovati nei pozzi di sondaggio intorno al reattore, e gli esperti ritengono che il fiume Connecticut sia in grave pericolo. Una furibonda campagna di base punta a chiudere l'impianto, la cui licenza scade nel 2012. Un accordo vincolante tra Entergy e lo Stato dà al legislatore il potere di negare una proroga. Il senatore americano Bernie Saunders (democratico) ha chiesto la chiusura dell'impianto. I legislatori potrebbe votare su questo nel giro di pochi giorni.

Obama ha messo un cuneo profondo fra sé e il nucleo del movimento ambientalista, che rimane ferocemente anti-nucleare. Mentre i sostenitori dei reattori dipingono di verde questa tecnologia, all'opposizione si sono aggiunti i "fiscal conservatives", come quelli del National Taxpayer Institute, del Cato Institute e della Heritage Foundation.

I sostenitori dei reattori che plaudono al "rinascimento" del settore dell'energia atomica ignorano il catastrofico progetto francese di Olkiluoto, che attualmente è fuori bilanci per 3 miliardi di dollari ed ha 3 anni di ritardo. Problemi simili hanno paralizzato un altro progetto a Flamanville, in Francia, e sono praticamente certi sul territorio degli Stati Uniti.

L'industria dei reattore ha speso milioni e milioni in lobbying per questo primo round di prestiti garantiti. Non c'è dubbio che cercherà di fare molto di più nei prossimi mesi. Non essendo riuscita a garantire i finanziamenti privati americani, la domanda è: in una economia in crisi, quanto denaro pubblico il Congresso può buttare in questa tecnologia obsoleta?.

Il flusso potenziale di prestiti dal contribuente alla Georgia significa gli avversari del nucleare hanno ora un obiettivo concreto. Inoltre è sicura una feroce opposizione popolare al finanziamento, alle licenze e alla costruzione di questa e di tutte le altre proposte di nuovi reattori, nonché alla continuazione dell'attività di reattori contaminanti e mal funzionanti come il Vermont Yankee. Il "rinascimento nucleare" è ancora molto lontano dal diventare davvero reale.

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