[17/02/2010] News

Cogliati Dezza: "Abbiamo la miglior protezione civile al mondo per le emergenze, non dobbiamo sovraccaricarla di compiti che non le sono propri"

FIRENZE. Legambiente il campanello d'allarme l'aveva fatto suonare già nel 2002 paventando i rischi a cui poteva portare una protezione civile al di sopra delle regole, con l'affidamento ad un commissario di un grande evento stabilito dal governo (a sua discrezione) senza che avesse nessuna caratteristica dell'emergenza.

«In quell'occasione - ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza intervenendo ad un convegno sul tema organizzato dalla Cgil - denunciammo la proposta, nell'ambito delle "celebrazioni del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea", di aumenti di volumetrie per il centro polifunzionale della protezione civile di Castelnuovo di Porto, che infatti non vennero realizzate, perché in area di esondazione del Tevere.

Da allora nessuno dei governi che si è succeduto ha smontato questo impianto. Anzi, le ordinanze sono venute via via crescendo ed il governo Prodi ha chiuso il suo mandato approvando una legge in cui si riconosce che i siti energetici sono siti di interesse strategico per il paese e quindi equiparabili ai siti militari». L'eliminazione ora dell'art. 16 del Dl 195 è un passo in avanti ma per Legambiente la questione va affrontata alla radice. «La malattia ha origini molto chiare: la legge obiettivo per le infrastrutture e la legge 401 del 2001, che affidava alla Protezione Civile anche la gestione dei grandi eventi, la cui individuazione è affidata al Presidente del Consiglio. Non si può affrontare con le eccezioni e le deroghe dell'emergenza anche ciò che emergenza non è, cioè far fronte all'ordinarietà con gli strumenti della straordinarietà».

Secondo l'associazione ambientalista la prevenzione del rischio e gli interventi per le emergenze, i grandi eventi facilmente programmabili, e la pianificazione delle grandi opere stanno su binari separati . «Quello che va riformato è il funzionamento e l'efficacia della pubblica amministrazione- ha continuato Cogliati- vanno ridate le risorse necessarie agli enti locali (altrimenti la spinta ad aggirare i limiti di bilancio chiedendo l'intervento della protezione civile non si fermerà), vanno modificate le regole per gli appalti, escludendo il massimo ribasso, vanno definiti i tempi certi per la discussione sulle proposte, per la progettazione e per l'esecuzione, senza deroghe, ma costruendo una nuova efficiente ordinarietà.

Occorre rilanciare la semplificazione, che è oggi la prima vittima della legislazione di emergenza. Abbiamo la miglior protezione civile del mondo per gli interventi di vera emergenza- ha concluso il presidente di Legambiente- non dobbiamo sovraccaricarla di compiti che non le sono propri, torniamo alla legge istitutiva la 225 del 92».

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