[16/02/2010] News

L’Algeria fa l’accordo energetico con la Polonia e scopre un altro giacimento di gas

LIVORNO. Domenica scorsa il ministro algerino dell'energia e delle miniere, Chakib Khelil, e il vice-premier e ministro dell'economia polacco, Waldemar Pawlak, hanno firmato ad Algeri un accordo di cooperazione in campo energetico. Khelil ha sottolineato che «Questo accordo ingloba diversi settori economici, in particolare l'utilizzo dell'energia, la promozione delle energie rinnovabili così come lo scambio di esperienze tra le imprese dei due Paesi. L'accodo si basa anche sulla vendita da parte dell'Algeria di Gnl (Gas naturale liquefatto) e la partecipazione di società polacche alle gare di appalto di quest'anno per le prospezioni». Il ministro algerino ha anche evidenziato l'importanza  dei rapporti polacco-algerini rispetto alla formazione ed allo scambio di esperti.

Secondo Pawlak l'accordo è molto importante per la Polonia perché comprende settori strategici come la produzione di elettricità, il Gnl e la formazione, «La mia visita ad Algeri ha anche permesso di avviare buone possibilità di cooperazione bilaterale nel settore dell'agricoltura». Infatti in Algeria dovrebbe nascere una fattoria che utilizzerà tecniche produttive polacche.

L'Algeria punta ad aumentare fortemente le sue capacità gasiere, fino ad arrivare a trasportare 85 miliardi di m3, attualmente è già tra i principali fornitori di gas dell'Ue ed ha in progetto due mega-gasdotti, il Medgaz e il Galsi, che la collegheranno alla Spagna e all'Italia. L'accordo con i polacchi la porta alle frontiere con l'altro gigante del gas e fornitore europeo, la Russia, che forse non sarà molto contenta. I due Paesi probabilmente chiariranno le cose all'interno del Forum dei Paesi esportatori di gas, la nascente "Opec del gas" attualmente presieduta dalla Russia ma nella quale Algeri intende svolgere un ruolo determinante.

Infatti, quel che interessa di più i polacchi e gli altri europei è naturalmente il gas e dall'Algeria è arrivata per loro una buona notizia proprio mentre Pawlak  era in visita nel Paese arabo: secondo quanto scrive "La Tribune"  Kheli ha annunciato la scoperta di  un nuovo giacimento di gas naturale nella wilaya (provincia) di Tiaret «E' una première! - scrive il giornale di Algeri - Questa realizzazione è il frutto di tre mesi di trivellazioni». Secondo il ministro Khelil, citato dall'agenzia Aps, «Questa scoperta è un indice dell'importanza delle riserve energetiche nel nord del Paese. E' stata resa possibile grazie all'utilizzo di una nuova tecnologia di trivellazione (puits étroit), una procedura che in futuro sarà generalizzata al resto dei bacini di ricerca energetica, quali El Hodna e Telliouant ed a sud-est di Constantine e Souk-Ahras. Il bacino gasiero di  Tiaret comporta infatti due pozzi. Il primo è stato effettuato, il secondo è in progetto».

Kheli ha anche rivelato che il progetto LZ2, un gasdotto che dovrebbe collegare le zone industriali di  Hassi Rmel e Arzew, sarà completamente rivisto.  Si tratta di un gasdotto avviato ormai più di due anni fa che dovrebbe permettere di trasportare 6 milioni di tonnellate di Gpl attraverso una rete di tubature lunga 495 km. LZ2, congiungendiosi alla rete d  LZ1 lunga 503 km, dovrebbe far aumentare la capacità di trasporto del Gpl di 15 milioni di tonnellate, attraversando 5 wilayas. Il costo del progetto è valutato in 36 miliardi di dinari e la sicurezza del delicato punto di incontro delle due reti LZ1 ed LZ2 lungo l'asse Hassi R'mel-Arzew, è garantita da moderni metodi di controllo e gestione delle operazioni di trasporto energetico e delle possibili fughe di gas.

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