[11/02/2010] News

Marchionne scrive a Scajola: «Collaboreremo per il futuro di Termini Imerese»

LIVORNO. Che ne sarà di termini Imerese? Difficile ancora dirlo ma oggi Sergio Marchionne (Nella foto) ha scritto ministro Scajola confermando la disponibilità di Fiat a collaborare per il futuro dello stabilimento e soprattutto dei suoi lavoratori. Nessuna nuova su quali siano le offerte più convincenti delle dieci arrivate e stavolta il ministro non parla della possibilità che a Termini si producano auto elettriche come aveva fatto nei giorni scorsi.

«Vorrei innanzitutto esprimerLe l'apprezzamento mio personale e quello di tutta la Fiat -  scrive Marchionne al ministro, - per lo spirito di collaborazione con cui si sta affrontando il futuro dei lavoratori di Termini Imerese. Credo che il ruolo del Gruppo di Lavoro creato dal Ministero sia di importanza fondamentale per individuare la migliore soluzione possibile quando cesserà la produzione di automobili a fine 2011. Desidero ribadire con forza che l'obbiettivo al quale lavoriamo ci vede uniti in uno sforzo comune: favorire la creazione di un progetto alternativo che sia serio e credibile e che dia prospettive occupazionali durature a tutti i nostri lavoratori».

«A questo scopo -, prosegue Marchionne, - la Fiat intende assumere pienamente la propria parte di responsabilità. Abbiamo annunciato la decisione su Termini con trenta mesi di anticipo proprio per lasciare un ampio margine di tempo al necessario processo di riconversione. Le confermo la nostra totale disponibilità a collaborare come già sta avvenendo nel Gruppo di lavoro in corso al Ministero per valutare, nel rispetto dei reciproci ruoli, il tipo di supporto che il Gruppo Fiat può dare in relazione alle diverse iniziative che verranno presentate al tavolo. Siamo anche pronti a mettere a disposizione lo stabilimento a fronte di un piano che vada nella direzione da tutti auspicata, quella del mantenimento dei posti di lavoro. So che le Organizzazioni sindacali considerano prioritarie, tra le varie alternative possibili, quelle iniziative industriali che abbiano una spiccata vocazione automobilistica. Colgo questa occasione -, conclude Marchionne, - per assicurarle che la disponibilità e la collaborazione della Fiat saranno le stesse, anche in questa eventualità».

«Apprezzo l'impegno del Gruppo Fiat ribadito nella lettera del dottor Marchionne -, ha commentato il ministro Scajola , ricordando che - «il Gruppo di Lavoro del Ministero, coadiuvato dall'advisor Invitalia, sta esaminando in stretta collaborazione con la Regione Siciliana la decina di manifestazioni di interesse già pervenute ed è pronto ad accoglierne di nuove. Abbiamo a disposizione il tempo sufficiente per studiare una soluzione seria, in grado di assicurare al polo di Termini Imerese un futuro industriale e occupazionale. Confido in una soluzione positiva».

Questa apertura di Fiat - peraltro abbastanza doverosa - almeno una piccola chance in più per i lavoratori dello stabilimento, mentre dal punto di vista della sua riconversione in termini di green economy ancora siamo in alto mare. Speriamo, sarebbe un bel segnale, che si riesca a far quadrare il cerchio come è successo in Toscana con l'ex Electrolux, passata dalla produzione di elettrodomestici a quella, con altri proprietari, di pannelli solari.

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