[10/02/2010] News

Eolico boom: 31% in pił nel 2010

BRUXELLES. Il rapporto annuale del  Global Wind Energy Council (Gwec) evidenzia che l'energia eolica installata nel mondo ha raggiunto a fine 2009  i 157,9 GW, con una crescita del  31% e con l'aggiunte di  37,5 GW.

Un terzo di questa crescita viene dalla Cina, che ha registrato per il quinto anno consecutivo un aumento dell'eolico superiore al 100%. Secondo il segretario generale del Gwec, Steve Sawyer, «La crescita rapida e costante di energia eolica, nonostante la crisi finanziaria e la recessione economica testimonia l'attrattività intrinseca della tecnologia, che è pulita, affidabile e veloce da installare. L'energia eolica è diventata la power technology  scelta da un numero crescente di Paesi in tutto il mondo. Copenaghen non ci ha avvicinato ad un prezzo globale del carbonio, ma l'energia eolica ha continuato a crescere grazie alle politiche energetiche nazionale nei nostri principali mercati ed anche perché molti governi hanno dato priorità allo sviluppo delle energie rinnovabili nei loro piani di ripresa economica. L'energia eolica sta già dando un contributo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2. I 158 GW di potenza eolica installati alla fine del 2009 produrranno 340 TWh di energia elettrica pulita e un risparmio di 204 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Come si vede in Europa e negli Stati Uniti, l'energia eolica è oggi spesso l'opzione più interessante per la produzione di nuova energia, sia in termini economici e ambientali, e per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento».

Il documento del Gwec sottolinea che «L'energia eolica è oggi un player importante nel mercato mondiale dell'energia». Nel 2009 il global wind market per le installazioni di turbine ha raggiunto i  45 miliardi di euro ed attualmente l'industria dell'eolico da lavoro in tutto il mondo a mezzo milione di persone.

I principali mercato i continuano ad essere Asia, Nord America ed Europa, ciascuno dei quali ha installato più di 10 GW di nuovo eolico nel 2009.

Il più grande mercato del mondo è ormai la Cina, che ha praticamente raddoppiato la sua produzione di energia eolica dai 12,1 GW del 2008 ai 25,1 GW di fine 2009, con 13 GW in più. Il segretario generale della Chinese Renewable Energy Industries Association, Li Junfeng, ha spiegato le ragioni di questo boom del vento: «Il governo cinese sta prendendo molto sul serio la sua responsabilità per limitare le emissioni di CO2, mentre deve provvedere a fornire energia per la sua economia in crescita. La Cina sta mettendo un forte impegno nello sviluppo delle enormi risorse eoliche del Paese. Visti i tassi di crescita attuali, si può prevedere che anche il target non ufficiale di 150 GW sarà soddisfatto  ben prima del 2020».

Con la crescita di 1.270 MW dell'eolico in India e le crescite registrate in Giappone, Corea del Sud e Taiwan, L'Asia è diventata il più grande mercato regionale dell'eolico, con più di 14 GW installati in un anno. 

Comunque, il primato come Paese resta saldamente (e a sorpresa) in mano agli Stati Uniti: «Contro tutte le aspettative - spiega il Gwec -  il wind energy market Usa ha installato circa 10 GW nel 2009, aumentando la potenza installata del Paese del 39% e portando il totale installato, "grid-connected" a  35 GW. All'inizio del 2009, alcuni analisti avevano previsto un calo nello sviluppo dell'energia eolica di ben il 50%, ma l'attuazione dell'U.S. Recovery Act,  con la sua forte attenzione per lo sviluppo dell'energia eolica, in estate ha invertito questa tendenza».

L'amministratrice delegata dell'Awea, Denise Bode, sottolinea con soddisfazione che «L'industria eolica statunitense nel 2009 ha infranto tutti i record di installazione, sfarinamento il Recovery Act con un successo storico nella creazione di posti di lavoro, evitando le emissioni di carbonio, e tutelando i consumatori. Ma la produzione di turbine eoliche statunitense è in calo rispetto ai livelli dello scorso anno, ed è in aumento la richiesta di maggiori politiche di mercato a lungo termine»

L'Europa, che è tradizionalmente il più grande mercato del mondo per lo sviluppo dell'energia eolica, ha continuato ad avere una forte crescita, anche oltre le aspettative. Nel 2009 in Europa sono stati installati altri 10,5 GW, con in testa la Spagna (2.5GW) e Germania (1,9 GW). Segue sorprendentemente l'Italia della burocrazia e della protesta anti-eolica Italia con più di un Gw installato nel 2009, più o meno quanto Francia e Gran Bretagna. L'Italia risulta sesta al mondo  (dopo l'India e prima della Francia), sia per "cumulative capacity" che per "installed capacity"  di energia eolica. E' terza in Europa con 4,850 Mw, dopo Germania (25,777 MW) e Spagna (9,149 MW) e prima di  Francia (4,492 MW)  e Gran Bretagna (4,051 Mw). Nel 2008 l'eolico nel nostro Paese raggiungeva i 3,736, la crescita nel 2009 è stata quindi di 1,114. Non male, ma con diverse condizioni burocratico-politiche si potrebbe fare sicuramente molto meglio

Per Christian Kjaer, direttore generale della European Wind Energy Association, quello dell'Europa «E' un risultato notevole in un anno difficile. Le cifre, ancora una volta, confermano che l'energia eolica, insieme ad altre tecnologie di energia rinnovabile e al passaggio dal carbone al gas, hanno prodotto le massicce riduzioni di CO2 europee, creando nel contempo sia una maggiore attività economica che nuovi posti di lavoro per i cittadini europei».

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