[02/02/2010] News toscana

Rifiuti, Bianchi: «Il paradosso delle prevenzione č che č fuori dal dominio del sistema dei rifiuti»

FIRENZE. «Il mondo, che ci piaccia o non ci piaccia funziona con elementi di convenienza economica» e «il punto centrale di prevenzione della produzione dei rifiuti non può essere affidato al solo sistema di gestione dei rifiuti». Con queste due frasi la prima del presidente di Quadrifoglio Giorgio Moretti e la seconda estratta dal contesto della relazione di Duccio Bianchi dell'Istituto Ricerche Ambiente Italia, sintetizziamo i lavori della mattinata del convegno internazionale promosso da provincia di Firenze e Quadrifoglio con il patrocinio di comune di Firenze e Regione Toscana "Compreresti rifiuti?", in corso di svolgimento all'Altana di Palazzo Strozzi. E' stato necessario attrezzare una sala di supporto con alcuni video per contenere tutti i partecipanti, con una certa sorpresa degli stessi organizzatori,  a testimonianza del fatto che quando il tema viene trattato nella sua complessità (come sarebbe sempre necessario) delineandone anche gli aspetti sociali ed economici riesce a riscuotere un interesse che va ben oltre quello degli addetti ai lavori. Abbiamo tralasciato volutamente l'aspetto ambientale poiché da questo punto di vista i rifiuti continuano ad essere un nodo da risolvere, un problema lasciato troppo spesso erroneamente solo alle politiche di settore.

Ovviamente anche a questo convegno non sono mancati i dati sulla produzione dei rifiuti (riferiti solo agli urbani) e molti riferiti a qualche anno fa (tra il 2005- e il 2007), quando invece sappiamo che l'analisi andrebbe aggiornata perché nel mondo qualcosa è cambiato negli ultimi due anni: la crisi economica con le sue conseguenze sociali ed ambientali "almeno" uno spostamento nei flussi di materia ed energia li ha determinati. Comunque i macrotrend per l'Europa (con qualche differenza vedi Germania) almeno fino al 2020 dai dati presentati dovrebbero essere confermati: crescita della produzione dei rifiuti con tendenza ad una certa stabilizzazione, disaccoppiamento con la produzione di ricchezza che non si verifica, diminuzione del conferimento in discarica , aumento della raccolta differenziata e della termocombustione. «Il dibattito sulla tassazione che sta avvenendo in Italia è sterile, è necessario aumentare le tasse ambientali che in Europa rappresentano lo 0,1 del Pil e l'innovazione di processo e di prodotto può giocare un ruolo rilevante», questi i due aspetti su cui incidere secondo Massimiliano Mazzanti dell'Università di Ferrara per cercare di produrre meno rifiuti. Sulla prevenzione della formazione dei rifiuti si è concentrato l'intervento di Duccio Bianchi partendo proprio dalla domanda "perché è necessario farlo?".

«Dire che è un'indicazione di legge è anche vero ma non basta, con lo smaltimento (e in parte anche con il recupero) dei rifiuti stiamo distruggendo risorse lavoro e materiali, con la prevenzione si hanno minori costi di produzione, consumo e smaltimento, si consuma meno energia e si immette meno anidride carbonica nell'ambiente. La prevenzione- ha continuato Bianchi- è una componente del sistema di gestione dei rifiuti  ma interessa le politiche industriali, sociali, e riguarda gli stili di vita. E' necessario "dematerializzare l'economia" cioè consumare minori risorse attraverso una riduzione della domanda (concetto di ecosufficienza) e attraverso un uso di materiali meno dannosi per soddisfare la stessa domanda (concetto di ecoefficienza)».

Il ricercatore di Ambiente Italia ha portato molti esempi pratici su prevenzione di prodotto, di servizio, di riduzione degli sprechi alimentari ed ha poi specificato come solo attraverso politiche multistrumento, multilivello, attuate da multiattori si possono imboccare percorsi di riduzione della produzione di rifiuti e ha ribadito: «il paradosso delle prevenzione è che è fuori dal dominio del sistema dei rifiuti». Alla domanda posta nel titolo del convegno, una prima risposta facile verrebbe a Zhang Yin che proprio comprando rifiuti, ed in particolare imballaggi dagli Stati Uniti e riportandoli in Cina è diventata miliardaria. Una seconda risposta che viene spontanea visto il titolo del convegno è che per comprare rifiuti si deve comprare prodotti da materia prima seconda. Ma il tema non è, ad oggi, di dominio pubblico.

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