[01/02/2010] News toscana

A Marina di Carrara servono nuovi alberghi (forse), di sicuro non servono nuovi appartamenti

FIRENZE. Ma Marina di Carrara ha bisogno di nuovi alberghi o no? Se sì come pare, l'amministrazione comunale non deve concedere cambiamenti di destinazione d'uso da strutture alberghiere, a residenze turistico-alberghiere fino a miniappartamenti per consentire speculazioni dei privati. Questo in sintesi quanto afferma Legambiente Carrara commentando la richiesta della Porto Spa di poter trasformare la quota di residenze turistico-alberghiere prevista nell'area dell'ex hotel Mediterraneo in mini appartamenti.

Consentire cambiamenti di destinazione d'uso di questo genere, infatti, secondo l'associazione ambientalista, costituirebbe un precedente molto pericoloso: altri proprietari di hotel che in passato avevano chiesto la trasformazione della struttura in mini appartamenti potrebbero tornare alla carica e allora sarebbe difficile spiegare perché a Bogazzi (armatore che ha avanzato la richiesta al comune) si dice sì e a loro no.

«Già in passato, colpevolmente, si è data ai proprietari di strutture ricettive la possibilità di trasformarle in appartamenti con il bel risultato che gli alberghi scarseggiano e si prevede di consumare altro suolo per costruirne di nuovi al posto di quelli che l'amministrazione stessa ha consentito di cancellare- aggiungono da Legambiente Carrara-. Inoltre la stessa amministrazione ha appena adottato la variante al piano strutturale che prevede la costruzione di strutture ricettive in varie aree di pregio della città. Chi ci garantirà, ad esempio, che le strutture turistico alberghiere previste a Villa Ceci (che, per inciso, per noi deve restare tutta a parco pubblico!) non diventeranno anche loro appartamenti vista-mare, andando a sommarsi alla già pesantissima cementificazione (oltre 140.000 m3 di solo residenziale) prevista nell'area? E che lo stesso non avverrà nelle altre zone dove sono stati previsti alberghi?».

La trasformazione di alberghi in appartamenti per poi denunciare la carenza di strutture alberghiere per poterne pianificare di nuove, appare come minimo un "nonsenso" e una gran voglia di muovere "il mattone ed il cemento". «Chiediamo che l'Amministrazione respinga con fermezza la richiesta della Porto Spa e ponga vincoli rigidi per impedire anche in futuro trasformazioni da alberghi a Rta e da queste a miniappartamenti» ha concluso Legambiente Carrara.

 

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