[29/01/2010] News toscana

Renzi:«Firenze inquinata, ma meglio di altre realtà. Il principale problema è la vicinanza dell’autostrada del Sole»

FIRENZE. Nel corso della conferenza odierna in cui ha annunciato la creazione della «nuova centralità della mobilità fiorentina» presso la ex stazione Leopolda, il sindaco Renzi ha affrontato anche altre questioni direttamente legate alla sostenibilità: l'atteso piano della sosta, anzitutto, resta per ora al palo, e la questione sarà discussa nelle prossime settimane.

Riguardo all'incidenza dello smog sul capoluogo, denunciato nei giorni scorsi da alcuni quotidiani locali e ritornato al centro del dibattito anche per le misure limitative previste per i prossimi giorni in Lombardia, il sindaco ha sostenuto che «i numeri pubblicati da "Sole 24 ore" e Legambiente, per Firenze, non sembrano così male, rispetto a quanto avviene nelle altre città. Certo, non possiamo dire "siamo contenti" della situazione dello smog a Firenze, ma non siamo comunque nella peggiore città toscana, e restiamo comunque una delle migliori città d'Italia, a questo riguardo».

«Comunque - ha proseguito Renzi - io continuo a puntare ad una Firenze sempre più sostenibile: ad esempio, se oggi stiamo parlando della riorganizzazione del mezzo pubblico, è proprio per fronteggiare l'inquinamento. In ogni caso, vogliamo parlare del perché Firenze è una città così "smoggata"? Allora chiariamo che il primo tema è levare l'autostrada del Sole (l'A1) dalla periferia di Firenze: il nostro dramma è che la città è assediata da una coltre di smog proprio a causa del fatto che tutta l'Italia, per andare sulla direttrice nord-sud, passa tra Firenze sud e Firenze nord».

E qui il discorso si è interrotto, ma è evidente, di fronte a queste dichiarazioni, che l'intenzione del sindaco è quella - già evidenziata ripetutamente in questi mesi - di sostenere la realizzazione della "bretella" autostradale Valdarno-Barberino di Mugello, che (al di là delle mille criticità ad essa connesse) rappresenta l'unica possibilità di spostare l'incidenza dell'autostrada in termini di emissioni inquinanti dalla zona di Firenze. Certo, queste emissioni non farebbero altro che spostarsi in altri distretti (Valdisieve e Mugello soprattutto), ma questo è un altro discorso.

Sembra invece tramontare, almeno secondo queste dichiarazioni, l'ipotesi "Tubone", cioè la realizzazione (prevista nel Piano strutturale attualmente adottato, ma comunque esclusa da anni e ritornata in auge al momento dell'arrivo di Renzi sul cadreghino di sindaco di Firenze) della tangenziale nord da Castello al Varlungo, che anche se dovrebbe svolgere il suo percorso in gran parte in sotterranea porterebbe al perpetuarsi dei problemi legati alla vicinanza dell'A1 e denunciati oggi dal sindaco.

In generale, secondo Renzi, il perseguimento a Firenze della mobilità sostenibile passerà anche per «investimenti sull'elettrico e soprattutto un grande investimento sulla bicicletta, a cui si aggiungeranno, a regime, le tre linee di tramvia, i bussini riorganizzati, la metropolitana di superficie, i parcheggi scambiatori».

Esclusa invece, «fin da settembre con la pedonalizzazione, e comunque almeno finché sarò sindaco io», l'ipotesi di far passare la linea 2 della tramvia (il cui percorso è ancora da definire nel suo passaggio nel centro storico) nella piazza del duomo pedonalizzata. Maggiori aperture, invece, sulla rediviva possibilità di un attraversamento del centro in sotterranea, riproposta in questi giorni dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani: secondo Renzi, «è evidente che la tramvia ha pregi enormi, ma anche alcuni difetti, come la questione della cosiddetta "onda verde" (vedi link in fondo alla pagina) che limita fortemente la mobilità delle auto: è quindi altrettanto evidente che se in alcune parti la tramvia può andare sottoterra è meglio. Per esempio in viale Belfiore sarebbe utile che andasse sotto terra, mentre sul centro storico vedremo».

 

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