[27/01/2010] News

Il governo sceglie di tutelare il tonno rosso: approvazione da parte delle associazioni ambientaliste

FIRENZE. Il Governo italiano finalmente ha deciso: nell'anno in cui a livello internazionale si tutela la biodiversità, si schiera con i tonni. La notizia è stata data dal sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali Antonio Buonfiglio che  ha comunicato alle associazioni della pesca, ai ricercatori, alle organizzazioni  ambientaliste e ai sindacati il suo  sostegno all'inserimento del  tonno rosso (Thunnus thynnus) nell'Appendice 1 della Convenzione internazionale sul commercio di specie animali e vegetali in pericolo (Cites), che prevede il divieto di commercio internazionale per le specie a rischio. 

«Lo stato critico del tonno rosso - dichiarano le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Marevivo e Wwf - è indicativo di una pessima gestione della pesca  che ha causato il grave declino degli stock, ora sull'orlo del collasso. Una situazione che richiede decisioni coraggiose, immediate e concrete, che rafforzino quelle già adottate per il recupero di questa specie attraverso la riduzione della capacità di pesca». Le associazioni hanno approvato l'operato del governo tenuto in questa circostanza anche perché il sottosegretario Bonfiglio ha chiarito che in ogni caso le "tonnare volanti" italiane si fermeranno nella stagione di pesca 2010. Infatti pescare con quote di cattura basse (ridotte suo malgrado dall'Iccat, Commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico), sarebbe stato un invito a nozze per la pesca illegale. La quota italiana sarà quindi ripartita ai palangari, alla pesca sportiva e alle tradizionali tonnare fisse. Greenpeace, Legambiente, Marevivo e Wwf hanno chiesto comunque al governo di non rilasciare nuove licenze: «le esperienze passate dimostrano chiaramente che dopo aver aumentato le licenze delle tonnare volanti sono stati necessari notevoli sforzi per ridurre il numero delle imbarcazioni autorizzate a questo tipo di pesca. Bisogna impedire che succeda lo stesso con i palangari. Allo stesso tempo, è necessaria una maggior vigilanza sulla pesca sportiva i cui quantitativi sono sempre stati difficili da rendicontare». I dati scientifici hanno messo in guardia: se entro il 2012 non si correrà ai ripari, questa specie potrebbe scomparire dai nostri mari, considerato che le stime parlano della perdita di stock  in una "forchetta" variabile tra l'80 e il 95%.

«E' necessario avviare una gestione sostenibile di questa pesca e solo l'inclusione della specie nell'Appendice 1 della Cites, con il blocco della pesca illegale da parte prevalentemente di flotte extracomunitarie, ridurrebbe la pressione sulla popolazione di tonno rosso e consentirebbe misure efficaci di sostegno a questo importante settore ittico» hanno concluso le associazioni.

Torna all'archivio