[21/01/2010] News toscana

Al Wwf Toscana non piace la nuova proposta di legge regionale sulla caccia

FIRENZE. Non piace al Wwf Toscana il nuovo testo di legge regionale sulla caccia approvato ieri in Commissione agricoltura e che sarà portato in Consiglio la prossima settimana. «La Regione con questa legge (se il testo verrà confermato) nominerà in pratica i cacciatori toscani ‘cittadini speciali', in quanto, a differenza di tutti gli altri, potranno violare su vari aspetti le norme vigenti  in tema di tutela della fauna e addirittura in tema di urbanistica e godranno persino di un finanziamento pubblico alle loro associazioni» ha dichiarato Guido Scoccianti responsabile Settore caccia del Wwf . Tra le disposizioni previste maggiormente contestate dall'associazione ambientalista, l'utilizzo di  "trappole selettive" da parte di cacciatori, possibile con una semplice autorizzazione della provincia (mentre l'utilizzo di trappole è penalmente sanzionato dalla Legge nazionale), l'apertura al commercio della fauna selvatica abbattuta (possibile volano per implementare i fenomeni di bracconaggio), gli abbattimenti fuori stagione di caccia, per sovrannumero faunistico, effettuabili alla presenza semplicemente di una guardia volontaria delle Associazioni venatorie (in effetti non è chiaro chi certifica la cosiddetta "densità venatoria sostenibile" e i danni causati ad esempio dall'abbondanza degli Ungulati, dalle tortore o dai piccioni ndr).

«Per quanto riguarda il finanziamento pubblico- ha continuato Scoccianti- la Regione intende destinare il 2,5% delle risorse disponibili per il settore a favore delle associazioni venatorie per le loro attività e iniziative istituzionali. Si tratta del 2,5% di tutti i proventi delle tasse di concessione regionale per l'esercizio venatorio e dei contributi dovuti dai cacciatori per la caccia in mobilità (fuori dal proprio ambito territoriale). La cifra è senza dubbio ingente ( a tal proposito chiediamo alla Regione di indicarne con esattezza l'entità) e costituisce un clamoroso finanziamento pubblico a soggetti privati quali sono le associazioni venatorie, soggetti fra l'altro ben lungi da portare avanti attività di pubblica utilità e anzi praticanti un'attività invisa alla maggior parte dei cittadini toscani» ha concluso Scoccianti. Ormai sono possibili solo modifiche all'ultimo tuffo da presentare in Consiglio regionale, ma il Wwf non perde la speranza e chiede al presidente Martini, agli assessori competenti e ai consiglieri regionali tutti «di voler apportare urgenti rettifiche ai testi in discussione perché le norme di tutela della fauna siano rispettate anche in Toscana e perché tutti i cittadini continuino ad essere uguali, cacciatori compresi».

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